Sinner, dall'Arabia a Torino: 10 milioni in 29 giorni. Jannik da record come Djokovic nel 2015
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Altro che signor Bonaventura. Il proverbiale personaggio dei fumetti, lanciato dal Corriere dei Piccoli, era solito terminare le sue avventure portandosi a casa un milione. Jannik Sinner, invece, può concludere la sua settimana torinese con quattro milioni e 630 mila euro. Questo è infatti il premio in denaro riservato al giocatore che dovesse conquistare le Atp Finals da imbattuto. E Jannik, che non ha lasciato neanche un set sul terreno, è sulla buona strada. (La Gazzetta dello Sport)
Ne parlano anche altre fonti
Andrew Dampf è un giornalista dell’Associated Press: vive a Roma fin dal 2002 e copre un’ampia varietà di eventi sportivi in tutta Europa. La moglie Simari, invece, ha origini italiane: la famiglia viveva in Calabria prima di emigrare a Chivasso. (La Repubblica)
Si tratta del Tennis Diamond-Torino 2024, nato da un’idea di Luca Pasquaretta, giornalista, fondatore del portale www.turinista.com, la racchetta da tennis in oro o argento, prodotta dal prestigioso brand torinese Mattioli sul disegno Container dell'artista multimediale Alec2047. (Torino Cronaca)
Carlos Alcaraz, eliminato nella fase a gironi a Torino, può comunque sorridere per una stagione economicamente straordinaria: lo spagnolo ha già accumulato 9.850.338$ in prize money, cifra che potrebbe superare i 10 milioni considerando i potenziali bonus della Coppa Davis. (LiveTennis.it)
Dal 10 al 17 novembre, i massimi interpreti del tennis maschile sono protagonisti a Torino, in Italia, per le ATP Finals 2024. (Olympics)
La presenza a Torino dei migliori 8 tennisti al mondo diventa uno stimolo d’eccezione anche per i ragazzi di “Intesa Sanpaolo Assicura Little Tennis Champions” che, in concomitanza con le Nitto Atp Finals, si ritrovano ormai d’abitudine sotto la Mole per una sessione speciale di allenamenti con Ivan Ljubicic e Gipo Arbi no. (Tuttosport)
Ma al di là del calore del pubblico,… «Siamo contentissimi dell’esperienza a Torino, è andata sopra tutte le aspettative». (La Stampa)