Incubo dazi: ecco cosa rischia l'Europa su auto, tech, vino e formaggi

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La Stampa ECONOMIA

Il primo banco di prova è atteso subito dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Il neo rieletto presidente repubblicano ha promesso un’ondata di dazi per tutelare l’economia Usa. Secondo i calcoli di Tax Foundation, durante il suo primo mandato presidenziale, “Tariff man” impose restrizioni su migliaia di prodotti per un valore complessivo di 380 miliardi di dollari. L’amministrazio… (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Rispetto alla stima di nuove politiche protezionistiche negli Usa "è ovvio che questo scenario potrebbe avere ripercussioni in alcuni paesi, in particolare nei paesi" più esposti. "I due paesi con un surplus commerciale più elevato nei confronti degli Usa sono Germania e Italia". (l'Adige)

Questo approccio sembra confermato dalla scelta dei nuovi ministri che finora sta premiando la fedeltà più che l’esperienza. (Corriere della Sera)

Le ripercussioni, secondo la profezia del commissario uscente all'Economia, saranno maggiormente sentite da Paesi con un surplus commerciale elevato nei confronti degli Stati Uniti. Tra gli scenari raccontati, alcuni sono apparsi catastrofici, altri hanno minimizzato l'impatto sull'export. (QuiFinanza)

Quanto costerà Trump all’Italia? Fino a 10 miliardi (di M. Negri)

L’Ue proverà a negoziare su difesa e gas Le misure di Trump potranno ridurre il pil dell’Eurozona dello 0,5% secondo Goldman Sachs. (Milano Finanza)

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe costare fino a 10 miliardi di euro all’economia italiana. Secondo due report presentati durante il Forum del Commercio Internazionale, questo scenario corrisponderebbe all’introduzione di dazi su tutti i prodotti in arrivo dall’Europa. (L'HuffPost)

Dazi di Trump, i timori di Bruxelles prendono forma. “Le decisioni che Washington prenderà in gennaio e febbraio in materia di politiche tariffarie non sono al momento prevedibili ma è certo che nuove politiche protezionistiche negli Usa potrebbero avere ripercussioni in alcuni dei Paesi manifatturieri come Italia e Germania che hanno un surplus commerciale più elevato nei confronti degli Usa”. (FIRSTonline)