Allarme super batteri, ecco perché dobbiamo preoccuparci

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Adnkronos SALUTE

I super batteri resistenti agli antibiotici che oggi abbiamo a disposizione spaventano i paesi del G7 che studiano piani per sviluppare politiche di contrasto, maggior consapevolezza della popolazione e degli operatori sanitari e piattaforme per nuovi antibiotici. Secondo una stima Ocse, fra il 2015 e il 2050, "se le attuali tendenze non cambieranno, il trattamento delle infezioni resistenti, nei Paesi del G7, comporterà in media una spesa straordinaria, ogni anno, di circa 7 milioni di giorni di degenza ospedaliera in più e l'Italia contribuirà a questo calcolo con circa 1,3 milioni di giorni di degenza ospedaliera in più ogni anno", ha ricordato il ministero della Salute. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre fonti

Zaffini (FdI): “Da governo grande attenzione per la lotta all’antimicrobico resistenza” 10 OTT (Quotidiano Sanità)

"L’antibiotico-resistenza sta diventando il più grande killer in tutto il mondo, anche per l'Occidente non è una sfida lontana. L’unico modo per combattere il problema sono le giuste politiche: tendiamo a colpevolizzare le persone e i medici, ma questo è un problema che riguarda le politiche, affinché gli antibiotici siano usati nel modo corretto sugli umani e sugli animali e non per fare crescere gli animali. (Adnkronos)

Già ora, in Europa, più di 25 mila persone ogni anno muoiono per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, ma è nettamente diversa la distribuzione tra i vari Stati. Questo problema comporta una maggior morbilità e una riduzione della speranza di vita. (Nurse Times)

Università di Trieste: un nuovo antibiotico per combattere i batteri resistenti

I super batteri resistenti agli antibiotici che oggi abbiamo a disposizione spaventano i paesi del G7 che studiano piani per sviluppare politiche di contrasto, maggior consapevolezza della popolazione e degli operatori sanitari e piattaforme per nuovi antibiotici. (OglioPoNews)

"A favore di Carb-X, una partnership globale senza scopo di lucro che sostiene lo sviluppo di nuovi antibiotici. E questa è una scelta concreta. Gli obiettivi senza risorse in questo caso sono difficilmente raggiungibili" (Adnkronos)

Uno studio internazionale coordinato dal Centro interdisciplinare di nanoscienze di Marsiglia, con la collaborazione di enti e centri di ricerca d’eccellenza, tra cui il Laboratorio di Biologia e Nanotecnologia del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste, ha sintetizzato un nuovo composto antibatterico che promette di essere un ottimo candidato per la lotta alla resistenza agli antibiotici, un crescente problema di salute pubblica globale che provoca ancora milioni di morti in tutto il mondo. (Socialfarma - il portale web della farmacia)