Scholz ha chiamato Putin: gli ha chiesto la fine della guerra di “aggressione” contro l’Ucraina
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Scholz ha chiamato Putin: gli ha chiesto la fine della guerra di “aggressione” contro l’Ucraina Si tratta del primo colloquio in due anni: il cancelliere si è preparato per "settimane", coordinandosi con Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e gli altri Paesi del forum G7 Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “Eventuali accordi devono tenere conto degli interessi della Russia in materia di sicurezza, basarsi sulle nuove realtà territoriali e, soprattutto, eliminare le cause profonde del conflitto”. (Dire)
La notizia riportata su altre testate
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin hanno parlato al telefono per la prima volta da circa due anni venerdì. Lo riferisce la Sueddeutsche Zeitung. Il colloquio è durato un’ora. (LAPRESSE)
Il leader tedesco Olaf Scholz ha avuto oggi una lunga conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin, a cui ha chiesto il ritiro delle truppe dall'Ucraina e l'avvio di un processo che porti a una pace "giusta e duratura". (Fanpage.it)
Critica la reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky il quale ha detto al cancelliere tedesco che la telefonata a Putin "aiuterà il presidente russo a ridurre il suo isolamento e in ultima analisi a fare proseguire la guerra in Ucraina". (RaiNews)
Il presidente statunitense Joe Biden condividerà le sue preoccupazioni con gli altri leader sull’arrivo dei soldati nordcoreani in Russia. “Si aspettava una serie coordinata di decisioni politiche" in risposta all'accordo nordcoreano. (la Repubblica)
“Parlare dà solo a Putin la speranza di allentare il suo isolamento internazionale“, ha affermato Kiev, aggiungendo che “ciò di cui c’è bisogno sono azioni concrete e forti che lo costringano alla pace, non persuasione e tentativi di pacificazione, che lui vede come un segno di debolezza e usa a suo vantaggio“. (StrettoWeb)
Come ha confermato il suo portavoce, Scholz ha chiesto a Putin di «fermare il conflitto» e di ritirare le truppe dall’Ucraina. Che Scholz non si sia mosso per conto proprio, ma come portavoce di un’alleanza occidentale più ampia, lo dimostra il fatto che, prima e dopo la telefonata con il Cremlino, durata un’ora, Scholz ha parlato anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. (Corriere della Sera)