Via Po imbrattata, così finisce l'occupazione di Palazzo Nuovo: due giorni fa commercianti e volontari l'avevano ripulita

Via Po imbrattata, così finisce l'occupazione di Palazzo Nuovo: due giorni fa commercianti e volontari l'avevano ripulita
La Stampa INTERNO

TORINO. A due giorni dalla pulizia volontaria di commercianti e residenti, via Po è di nuovo imbrattata. Gli studenti occupanti nel lasciare Palazzo Nuovo sono 39 giorni di occupazione, hanno cosparso di vernice grigia il cancello e il muro del Rettorato. Compare anche una scritta su uno dei piloni della via: «Unito complice». È l’ultimo sfregio contro l’Università e il Politecnico dopo oltre un mese di proteste. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Unica crepa nel muro di silenzio, Mayra P… Tace il prorettore Azzoni, accusato «di aver minacciato di denunciare gli studenti». (La Provincia Pavese)

A Torino si è tenuto un corteo studentesco pro Palestina. La manifestazione è partita da Palazzo Nuovo. Alcuni manifestanti hanno imbrattato con della vernice il Rettorato dell’Università. LaPresse (LAPRESSE)

TORINO – I ragazzi e le ragazze di Intifada Studentesca hanno annunciato la fine dell’occupazione di Palazzo Nuovo, come avevamo anticipato ieri sera quando un corteo di circa 400 studenti si era spostato al Politecnico (Quotidiano Piemontese)

Università, il contro-movimento degli studenti: “No alle occupazioni a sostegno di Gaza, sì alle collaborazioni con gli atenei israeliani”

A Torino è finita l'occupazione di Palazzo Nuovo, da oltre un mese al centro delle proteste degli studenti attivisti pro Palestina. Alla fine sono stati gli stessi studenti a confermarlo in un comunicato. (Corriere della Sera)

I primi sono in presidio davanti al Rettorato, con tavoli per studiare e dei check point simbolici, che rappresentano le difficoltà del popolo palestinese. Non solo le richieste degli studenti occupanti, adesso il Senato del Politecnico è chiamato a esprimersi anche sulle istanze dei docenti. (La Stampa)

Il “contro-movimento” studentesco parte da Milano e unisce le associazioni vicine alla destra degli Universitari Liberali, Studenti per le Libertà e Siamo Futuro ma anche l’Unione giovani ebrei d'Italia. (La Stampa)