Voto Usa, la top 10 dei ricchi vince 64 miliardi
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La vittoria di Donald Trump ha fatto guadagnare 64 miliardi di dollari ai dieci uomini più ricchi del mondo, il maggior aumento azionario in un singolo giorno da quando il Bloomberg Billionaire Index nel 2012 ha preso a misurare le fortune degli ultramiliardari. La volata di Wall Street, che spera in deregulation e tasse più basse, ha fatto balzare i titoli Tesla e regalato a Elon Musk 26,5 miliardi, consolidando la sua leadership di uomo più ricco del mondo (ora vale 290 miliardi di dollari). (il manifesto)
La notizia riportata su altri media
Nonostante le tensioni che avevano caratterizzato il passato rapporto di Trump con molte di queste figure di spicco del mondo tech, oggi alcuni degli stessi dirigenti verso cui Trump si era dimostrato critico sono tra i primi a offrire su X (social di proprietà di Elon Musk, altro grande vincente di queste elezioni presidenziali) messaggi di auguri e apertura a collaborazioni future. (Adnkronos)
Ieri Wall Street ha guadagnato anche nell’attesa di un nuovo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, la banca centrale americana, che è poi arrivato. (Forbes Italia)
Il quale non ha certo frenato il suo entusiasmo per l’affermazione del suo candidato pubblicando sulla sua piattaforma X il verdetto tennistico: gioco, partita incontro. Donald Trump sarà l’ultimo presidente dell’epoca analogica, e già alle sue spalle s’avanza il primo presidente della Cyber storia. (L'HuffPost)
Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, con la vittoria di Donald Trump ha parcheggiato la sua Tesla sul prato della Casa Bianca, dove resterà per i prossimi quattro anni. (ilgazzettino.it)
È stato il principale finanziatore della campagna di Donald Trump, per un totale – che risale a metà ottobre – di 118 milioni di dollari. (Il Fatto Quotidiano)
Potrebbe fare il ministro dell’efficienza del governo di Donald Trump e tagliare qualche centinaio di agenzie federali che ritiene inutili; potrebbe fare il consigliere della Casa Bianca, una specie di presidente ombra, ruolo che si è guadagnato sul campo per quello che ha fatto nella trionfale campagna presidenziale; oppure potrebbe semplicemente, si fa per dire, continuare a far crescere le sue aziende, ovvero 1) mandare altri razzi nello spazio che fanno avanti e indietro come nessun altro sa fare, come ha detto Trump nel discorso della vittoria; 2) completare la costellazione di satelliti Starlink che portano Internet ovunque nel mondo, anche in zone di guerra, come l’Ucraina; 3) mettere sulle strade le auto a guida totalmente autonoma di Tesla, che è già la marca di auto elettriche più vendute del mondo; 4) lanciare sul mercato i suoi robot umanoidi di cui per ora abbiamo visto soltanto delle dimostrazioni, taroccate peraltro; 5) finire i test clinici su Neuralink, il sistema che consentirà a chi è affetto da gravi patologie neurologiche di comunicare tramite un computer; 6) e vincere la sfida dell’intelligenza artificiale con il modello linguistico Grok. (la Repubblica)