Termoli: I dubbi su Stellantis e la Gigafactory di Termoli: focus nel Dataroom di Milena Gabanelli

Termoli: I dubbi su Stellantis e la Gigafactory di Termoli: focus nel Dataroom di Milena Gabanelli
Termoli Online ECONOMIA

I dubbi su Stellantis e la Gigafactory di Termoli: focus nel Dataroom di Milena Gabanelli TERMOLI. Si amplifica il significato "politico" della vertenza Stellantis, che ieri ha vissuto del doppio Dataroom di Milena Gabanelli, prima sul Corriere della Sera e quindi ospite all'interno dell'edizione delle 20 del telegiornale condotto da Enrico Mentana su "La 7". In evidenza i fondi che lo Stato ha erogato alla Fiat dal 1990 in avanti, poi divenuta Fca e quindi Stellantis, dopo le fusioni con Chrysler e Psa (Termoli Online)

Ne parlano anche altri giornali

Non chiederti quello che il tuo paese può fare per te, ma quello che tu puoi fare per lui. Difficile quantificare il totale delle cifre spese per una realtà che nella seconda metà del ventesimo secolo ha caratterizzato il capitalismo italiano diventandone simbolo e dando anche lavoro. (Economy Magazine)

Quanto ci costa Stellantis? Una domanda classica, declinata da molti anni da quando si parlava solo di Fiat, fino a Fca: incentivi al commercio, fondi per gli stabilimenti, cassa integrazione. Ergo, aiuti pubblici e profitti privati. (Torino Cronaca)

Il nipote ed erede, John Elkann, attuale presidente Stellantis, sta invece lasciando ben poco in Italia. Poi sono arrivati, abbondanti, i fondi pubblici utili a espandere l’azienda. (ClubAlfa.it)

Da Fiat a Stellantis: gli aiuti di Stato per il colosso dell'auto in 30 anni

Il periodo storico attuale è indubbiamente molto delicato, motivo per il quale le grandi aziende e i rampolli devono fare attenzione a come spendono i propri soldi. Il Gruppo Stellantis inoltre attualmente è sotto l’occhio del ciclone, visto come stia allungano la cassa integrazione per quanto riguarda gli operai della fabbrica di Mirafiori. (Flop Gear)

Dal '90 al 2019 su 10 miliardi d’investimenti 4 sono pubblici. , ma spartiti 16 miliardi. (Corriere della Sera)

È noto che negli anni il gruppo dell’automotive ha potuto contare su un’ingentissima quantità di fondi pubblici. Aiuti che ha ricostruito Il Corriere della Sera, partendo dai contratti di programma siglati spesso con il Cipe, tra il 1990 e il 2019 (includendo anche Magneti Marelli, Iveco e Pwt): nel complesso parliamo di circa 4 miliardi di euro, a fronte di poco più di 10 miliardi di investimenti dichiarati. (Calcio e Finanza)