Federico Asta, muore il “pasticciere dei vip” mentre porta aiuti a Bologna

Federico Asta, muore il “pasticciere dei vip” mentre porta aiuti a Bologna
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ilmessaggero.it INTERNO

È morto lunedì sera, poco dopo le 22, Federico Asta, 34 anni, il “pasticciere dei vip”, specializzato nella realizzazione di dolci per eventi si era occupato di concerti di artisti di fama nazionale e internazionale. E persino della torta per la nazionale italiana di calcio e di quella per Papa Francesco quando, nel 2017, aveva visitato Bologna. Il suo scooter si è scontrato con un suv alla periferia est di Bologna. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Dopo le donazioni di prodotti da forno a medici e infermieri durante l’emergenza Covid, che era solito consegnare lui stesso nei reparti degli ospedali di Bologna, per lui era stato un gesto normale, considerato quanto era accaduto in città dopo le abbondanti piogge. (Giornale di Sicilia)

Sarà la basilica di San Gavino a Porto Torres sabato 26 ottobre, dalle 20,30, il teatro del prossimo appuntamento con il Festival Melos, la rassegna organizzata dal Centro Studi Saser, arrivata quest’anno alla decima edizione. (SARdies.it)

Sassari. Con la direzione del maestro Mario Fulgoni, canteranno i componenti del gruppo vocale “Laeti Cantores” di Cagliari, accompagnati all’organo di Francesco Bianco. (SARdies.it)

Monte Porzio Catone. Il 26 Ottobre alle 17 nell’Oratorio di Sant’Antonino. Tre autori saranno presenti per raccontare le gesta di Osea Fiorelli

Il 34enne era a bordo della sua moto in viale Salvemini, quando per cause ancora da accertare si è scontrato con un’auto che stava svoltando in via Luigi Einaudi. Uno schianto in moto, poco prima delle 22 di lunedì 21 ottobre, si è portato via la vita di Federico Asta, 34 anni, noto pasticciere bolognese con il suo locale in zona Santa Viola. (Corriere della Sera)

Da sempre ha lavorato a Bologna nell’azienda di famiglia, ma periodicamente si recava ad Alcamo Marina per trascorrere le vacanze. Uno scontro con un Suv mentre era in sella alla sua moto e Federico Asta non ha avuto scampo. (Telesud)

Partecipò alla Prima Guerra mondiale come Sottotenente, catturato, scrisse in un diario la sua triste prigionia. Liberato alla fine della guerra si prodigò verso gli ex combattenti di Monte Porzio. La sua passione fu la Pittura: a 12 anni realizzò il quadro di Sant’Antonino, esposto per diversi decenni, sulla facciata del duomo di Monte Porzio, in occasione delle feste patronali. (Cronache Cittadine)