Elkann si elogia da solo: “Niente auto in Italia senza Stellantis”. E scarica la colpa della crisi su Bruxelles
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Senza gli Agnelli, la strategia di Fiat, poi di Fca e ora di Stellantis, l’industria dell’auto in Italia “sarebbe scomparsa da tempo”, come è accaduto al settore informatico orfano dell’Olivetti o alla Chimica post Montedison: le parole pronunciate ieri dal presidente John Elkann in audizione alla Camera ricordano un po’ il Re Sole e il suo “L’Etat c’est moi“. Meno di una azienda su cento di quelle nate a inizio Novecento sono ancora in vita, ha proseguito il rampollo preferito dall’Avvocato, rivendicando l’impegno profuso dalla sua famiglia a difendere il gruppo dell’auto, iniettandovi risorse per rilanciarlo nei momenti di difficoltà. (Nicola Porro)
Ne parlano anche altre fonti
La Corte porta da 10 a 5 gli anni di permanenza per poter beneficiare della misura abolita dalla Meloni. Come accaduto per i rimpatri, i magistrati insistono nel «riscrivere» le leggi.«Il reddito di cittadinanza non ha natura assistenziale ma il requisito della pregressa reside... (La Verità)
John Elkann garantisce davanti al Parlamento che «l’Italia è centrale» nella produzione auto di Stellantis. (ilgazzettino.it)
Schivardi (Luiss): “Stellantis ha speso 25 miliardi R&S da 2004”. Ok dei commissari all’offerta di Baku Steel per l’ex Ilva. Trump chiama Zelensky, prove di pace ma rimane il giallo delle infrastrutture energetiche in Ucraina. (Energia Oltre)
Ma c’è anche chi, nell’audizione di John Elkann dell’altro giorno, ci ha visto un epocale momento di svolta. D’altronde i giornali di … (Il Fatto Quotidiano)
"Spero che da oggi il bilancio dare/avere tra il Paese e l'azienda non sia più un tema divisivo, ma un'opportunità per continuare questo percorso virtuoso insieme". Così John Elkann, Presidente di Stellantis, in audizione alla Camera (Liberoquotidiano.it)
"L’obiettivo è aumentare la produzione dal 2026, grazie al lancio di 10 nuovi aggiornamenti di prodotto nelle fabbriche italiane i cui livelli produttivi dipenderanno dal mercato e da fattori esterni come i dazi che avranno impatto in Europa e in Italia”. (il Giornale)