Caldaie, corsa contro il tempo per le ultime detrazioni

Caldaie, corsa contro il tempo per le ultime detrazioni
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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Ultima settimana per accelerare i pagamenti per le ristrutturazioni di seconde case e l’installazione di caldaie a condensazione. Ma anche per evitare il taglio di qualche sconto che oggi è più generoso. Analizzando il quadro che emerge dalla legge di Bilancio in attesa solo del via libera finale del Senato, sono queste le modifiche che avranno maggiore impatto su milioni di famiglie italiane. Nel caso delle caldaie verrà meno un sistema di agevolazioni fiscali ormai cristallizzato da anni, pur con qualche aggiustamento nel tempo, influendo così sul costo complessivo degli investimenti. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

Gli effetti in busta paga della manovra non sono soltanto quelli relativi alla riformulazione del taglio del cuneo fiscale e alla conferma delle tre aliquote Irpef. Un’altra novità arriva sul fronte delle detrazioni, ovvero quelle spese che permettono di avere uno sconto sulle tasse e che riguardano ambiti specifici, come la sanità o i lavori di ristrutturazione edilizia. (LA NOTIZIA)

Ci sarà, ad esempio, una stretta sulle detrazioni per i figli a carico, mentre è prevista una decisa sforbiciata sui bonus legati alle ristrutturazioni e arriva un tetto massimo per le spese detraibili. (La Stampa)

Dal 1° gennaio 2025 ci sarà il taglio delle detrazioni fiscali per chi ha un reddito superiore ai 75.000 euro. Il calcolo dei limiti, introdotti dalla Legge di Bilancio (il via libera finale è atteso per sabato 28 dicembre, ndr), tiene conto del numero dei figli a carico. (Sky Tg24 )

Quanto aumentano gli stipendi con il taglio del cuneo fiscale, le simulazioni

Stiamo parlando delle spese sanitarie, di quelle di manutenzione edilizia, dei mutui per la prima casa e delle spese di istruzione, tanto per citarne alcune. Rivoluzione detrazioni fiscali in vista con l’approvazione della manovra 2025, quelle con le quali i cittadini riducono le tasse da pagare in occasione della dichiarazione dei redditi. (Today.it)

Il governo ha deciso di mantenere una linea dura e ha messo la parola fine al bonus, una scelta politica che divide l’opinione pubblica. Adesso tutto questo è finito, il bonus che ha rivoluzionato il settore edile e le nostre case non ci sarà più. (La Gazzetta di Massa e Carrara)

In questo contesto arriveranno, per i lavoratori dipendenti, aumenti significativi dello stipendio netto, con punte anche fino a mille euro rispetto al precedente assetto fiscale. Il Governo ha apportato un taglio del cuneo fiscale e razionalizzato le aliquote, che sono passate in maniera strutturale da quattro a tre. (QuiFinanza)