Guido Crosetto: gli atti contro l’Unifil in Libano possono costituire crimini di guerra

Guido Crosetto: gli atti contro l’Unifil in Libano possono costituire crimini di guerra
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Milano Finanza INTERNO

Ultim'ora news 10 ottobre ore 17 Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane contro la base Unifili 131 in Libano «possono costituire crimini di guerra ma sicuramente rappresentano violazioni del diritto internazionale umanitarie». Per giunta «non connessi ad alcuna necessità militare». Lo ha dichiarato in una conferenza stampa ad hoc a Palazzo Chigi il ministro delle Difesa, Guido Crosetto (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

È una giornata carica di tensione che fa seguito a diversi incidenti, il più grave quello sul quartier generale dell’Unifil a Naqura dove un carro armato dell’Idf, le forze armate israeliane, ha sparato verso una torre di osservazione colpendola direttamente e facendo cadere due caschi blu, indonesiani secondo Al Jazeera, ricoverati poi in ospedale. (Corriere della Sera)

"Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere fin quando ci sarà consentito dall'Onu e dalla Difesa": a dirlo fonti militari italiane in Libano dopo l'attacco israeliano al quartier generale Unifil nel sud del Paese. (Liberoquotidiano.it)

L'attacco, avvenuto nonostante i ripetuti avvertimenti di Hezbollah e l'ordine ai militari UNIFIL di rimanere nelle basi, ha suscitato l'immediata condanna dell'Italia, che schiera il contingente più numeroso con circa 1.200 soldati. (La Stampa)

Attacco ai caschi blu: I tank israeliani sparano sulle basi degli italiani

Un’aggressione che avrebbe potuto portare a conseguenze molto gravi anche per i nostri soldati, i quali dal 2006 garantiscono che Israele e Hezbollah non vengano nuovamente a contatto, dopo la tragica guerra dei trentatré giorni di quell’anno. (Avvenire)

«La situazione è imprevedibile e il rischio che i caschi blu siano interessati dagli scontri a fuoco lungo la Linea Blu è reale» ci aveva spiegato Andrea Tenenti, portavoce e capo della comunicazione della missione dell’Onu che gestisce le forze di interposizione tra Israele e Libano dal 2000. (il manifesto)

Da un Merkava israeliano partono due colpi, il primo la sfiora, il secondo la rade al suolo. BEIRUT – Il sole è già alto in cielo quando un primo attacco colpisce il punto di osservazione n.12, la torretta di avvistamento più avanzata gestita dalla missione Onu Unifil nel sud del Libano, al confine con Israele. (la Repubblica)