Attacco basi italiane in Libano, a sinistra scatta lo sciacallaggio: "Vergogna, il governo chiarisca"

Attacco basi italiane in Libano, a sinistra scatta lo sciacallaggio: Vergogna, il governo chiarisca
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Secolo d'Italia INTERNO

Come soldati ben addestrati "al pericolo" le sinistre scatenato il puntuale processo preventivo al governo Meloni a poche ore dall'attacco israeliano al quartier generale dell'Unifil in Libano, dove è presente un notevole contingente italiano. Il ministro della Difesa ha immediatamente convocato d'urgenza l'ambasciatore israeliano e fatto il punto con (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

È una scelta dell’Onu sulla quale rifletteranno i 40 Paesi che contribuiscono alla missione. Fra le opzioni anche misure intermedie: la sospensione della missione con il personale militare trasferito fuori area, ma pronto a rientrare se le condizioni dovessero cambiare. (Corriere Roma)

Israele ha sparato "ripetutamente" e "deliberatamente" contro le basi dell'Onu nel sud del Libano, tra cui due posizioni gestite dal contingente italiano: non ha dubbi Andrea Tenenti, portavoce di Unifil, la missione delle Nazioni Unite presente a ridosso della linea di demarcazione con Israele e di cui fanno parte un migliaio di militari italiani. (L'HuffPost)

"L’attacco a Unifil è un crimine di guerra" ha detto il ministro, aggiungendo che "l'Italia non prende ordini da Israele", riferendosi alla richiesta di Tel Aviv di evacuare le basi. (Today.it)

Basi Unifil colpite in Libano, apprensione per la Brigata Sassari

"Gli atti ostili compiuti potrebbero costituire crimini di guerra". Crosetto: atti ostili potrebbero costituire crimini di guerra Milano, 10 ott. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sono due i caschi blu (di nazionalità indonesiana) rimasti feriti delle Nazioni Unite rimasti lievemente feriti a causa di un supposto attacco israeliano su postazioni della missione Unifil. Lo riferisce l'emittente Al Jazeera. (il Giornale)

Nessun militare italiano, degli oltre mille, è rimasto ferito. In particolare sono state prese di mira le basi italiane 1-31 e 1-32A lungo la linea di demarcazione, oltre al quartier generale di Naqura. (SardiniaPost)