Lvmh chiude in flessione dell’1% il primo semestre 2024

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Pambianconews ECONOMIA

Il primo semestre 2024 di Lvmh si chiude con un fatturato di 41,7 miliardi di euro, in calo dell’1% a cambi correnti (+2% a valuta costante) rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. Gli utili del gruppo sono stati di 7,2 miliardi, in calo del 14 per cento. Il numero uno del lusso comunica che Europa e Stati Uniti hanno realizzato una crescita a perimetro e valuta costanti, il Giappone ha registrato una crescita dei ricavi a due cifre mentre il resto dell’Asia riflette la forte crescita della spesa dei clienti cinesi nel Vecchio Continente e in Giappone. (Pambianconews)

Ne parlano anche altre fonti

,7 mld di euro per Lvmh nella prima metà del 2024. La crescita è continuata nel periodo (crescita organica del 2%) nonostante un contesto geopolitico ed economico rimasto incerto. (Beautybiz)

Le incertezze del mercato e la frenata generalizzata del comparto del lusso rallentano Lvmh che registra una crescita low single digit nel primo semestre del 2024. Il gruppo di Bernard Arnault ha archiviato il periodo con vendite per 41,7 miliardi di euro, rispetto ai 42,2 del primo semestre 2023 in progressione del 2% (+1% nel secondo trimestre) organic ma in flessione dell’1% reported. (Milano Finanza)

Lo testimoniano ancora una volta i conti di Lvmh, il colosso del lusso controllato dalla famiglia Arnault. Gli unici settori del gruppo in crescita sono quello di profumi e cosmetici (+3%, a 4,1 miliardi euro), e quello del retail specializzato (+3%, a 8,6 miliardi di euro), mentre tutto il resto è in calo. (WineNews)

Da Off-White a Zara, si allunga la lista dei brand che ridimensionano la presenza in Cina

ACCEDI PER CONTINUARE A LEGGERE Scopri l’abbonamento che fa per te tra le nostre proposte ACCEDI La rivincita dei “piccoli”. I giganti come LVMH e Kering sembrano soffrire di più il rallentamento del lusso rispetto ad alcuni marchi di dimensioni ridotte (si far dire…) e indipendenti come Hermès, Moncler, Zegna e Cucinelli. (laconceria.it)

Il primo rallenta vistosamente: e il suo patron Bernard Arnault perde 30 miliardi di patrimonio netto in appena quattro mesi, scendendo dal primo al terzo posto nella classifica dei paperoni mondiali. Lo dimostrano i conti dei due grandi gruppi francesi, Lvmh e Kering. (L'HuffPost)

Nonostante il mercato del celeste Impero sia tra i più redditizi al mondo – secondo uno studio di Bain & Company si prevede che entro il 2030 il consumo del lusso cinese raggiungerà il 35-40% del totale globale – alcune aziende occidentali non riescono né a costruire e né a mantenere basi di consumo nel paese quando, parallelamente, molti concorrenti autoctoni stanno fiorendo. (Pambianconews)