Autonomia differenziata e Unità d'Italia

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Il Primato Nazionale INTERNO

Roma, 30 giu – Parliamo dell’Autonomia differenziata ma facciamo un quadro generale. Il governo Meloni ha tre riforme cardine che possono modificare di molto gli scenari politici: Il Premierato per impedire al Presidente della Repubblica di sostituire i governi di centro-destra con dei tecnici graditi a Bruxelles e alla sinistra. La Separazione della carriera dei magistrati tra pm e magistratura giudicante, per diminuire l’intervento della magistratura sulle decisioni degli elettori. (Il Primato Nazionale)

Se ne è parlato anche su altri media

"La firma, a soli sei giorni dall'approvazione definitiva alla Camera, del Presidente della Repubblica Sergio Matterella ci dà lo slancio per proseguire i lavori sull'autonomia differenziata, certi di poter traguardare nuove opportunità per la Regione Liguria nel solco di quanto tracciato in questi anni". (Primocanale)

L'ex parlamentare si aspettava una posizione più incisiva di Forza Italia e spiega i pericoli della riforma al di là della definizione e finanziamento dei Lep: «Non si tratta di un semplice passaggio di competenze» Con l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata forse si è salvato il patto di Governo, ma si rischia di sfasciare la nostra Nazione. (LaC news24)

Siamo già abbastanza divisi, non è necessaria". Stesso principio anche per il premierato che, per il segretario Cgil, "non serve, piuttosto andrebbe riformata la legge elettorale". (il Resto del Carlino)

Calderoli, ddl Autonomia in Gazzetta, in vigore dal 13 luglio

Anzi, è l’ultima vera occasione «per garantire servizi omogenei in tutto il Paese e salvare le finanze pubbliche». Ne è convinta Elena D’Orlando, docente di diritto pubblico all’Ateneo di Udine, presidente della Commissione Paritetica Stato-Regione del Friuli Venezia Giulia, al vertice… (Il Mattino di Padova)

Qui, la Regione differenziata non ha alcuna responsabilità: le entrate acquisite attraverso l’autonomia differenziata derivano interamente da compartecipazioni al gettito di uno o più tributi erariali maturati sul “suo” territorio. (il manifesto)

Quest'ultimo passaggio, che segue la promulgazione del Presidente della Repubblica, è decisivo per la sua entrata in vigore, prevista il 13 luglio. Ci avviciniamo sempre più ad un momento storico per l'Italia: sarà finalmente possibile rinnovare il Paese nel segno della responsabilità e della trasparenza, riducendo i divari e garantendo servizi essenziali ai cittadini su tutto il territorio nazionale. (Tuttosport)