In Siria Aisha al-Dibs capo dell’ufficio affari femminili: è la prima funzionaria donna di alto livello
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La nuova amministrazione provvisoria di al-Jolani in Siria ha nominato capo dell’ufficio per gli affari delle donne una donna. Si tratta di Aisha al-Dibs, che è la prima funzionaria donna di alto livello selezionata nel governo del dopo Assad. Dibs, che in precedenza ha lavorato nel campo degli aiuti umanitari, si descrive sul suo account sui social media come “un’attivista concentrata sullo sviluppo delle donne e sul lavoro umanitario”. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
“Vogliamo democrazia, non uno Stato religioso”, urlava la folla in protesta nei confronti della coalizione degli islamisti radicali che hanno parte del controllo del territorio. (Ultima Voce)
Su un altro c’è scritto: “Libertà di stampa”. DAMASCO — Leen è arrivata con un’amica, Shady con il prof di teatro, Yamam e Ali mano nella mano. (la Repubblica)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Grottaferrata (Rm) – “Giovedì 19 dicembre è stata discussa in aula consiliare la proposta del Bilancio di previsione 2025. Un consiglio durato più di otto ore, che si è protratto per la discussione di circa 30 emendamenti al bilancio presentati in aula dalla Lista di maggioranza “Siamo Grottaferrata“, motivo per il quale non si è potuto poi entrare nella discussione delle singole voci che compongono la manovra votata dalla maggioranza. (La Torre Oggi)
Grandi manifestazioni si sono registrate specialmente a Damasco e Latakia (ex-roccaforte del baathismo), aventi come rivendicazioni il pluralismo politico, uno stato laico, inclusivo e non settario e, soprattutto, i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere. (Contropiano)
«Vogliamo la democrazia , non uno Stato religioso », "La religione appartiene a Dio e la nazione a tutti", "Siria, uno Stato libero e laico", hanno scandito i manifestanti, riuniti nell’emblematica piazza degli Omayyadi nel centro di Damasco. (Gazzetta del Sud)