Calenzano: Carabinieri nella sede della Sergen per quasi 10 ore
Articolo Precedente
Articolo Successivo
I Carabinieri del Comando provinciale di Potenza sono stati per quasi dieci ore nello stabilimento di Grumento Nova (Potenza) della Sergen, l'azienda dei due lavoratori lucani - Franco Cirelli, di 50 anni, di Cirigliano (Matera) e Gerardo Pepe, di 45, di Sasso di Castalda (Potenza) - morti nell'esplosione del deposito Eni di Calenzano, avvenuta due giorni fa. Secondo quanto si è appreso a Potenza, i militari dell'Arma sono arrivati nell'azienda ieri pomeriggio e ne sono usciti nella notte scorsa: hanno acquisito numerosi documenti, tra i quali quelli relativi alla trasferta di Cirelli e Pepe. (Il Piccolo)
Su altre testate
Il minuto di silenzio in piazza a Calenzano alla manifestazione di Cgil, Cisl e UIL dopo la tragedia. (Corriere TV)
– “Ancora una volta in piazza con i sindacati a piangere delle persone morte mentre lavoravano. Inaccettabile, perchè non è possibile che chi va la mattina a lavorare non ha la certezza di ritornare la sera dai propri cari”. (Agenzia askanews)
Una fuoriuscita di carburante nella parte anteriore della pensilina di carico “in qualche modo dovuta alla chiara inosservanza delle rigide procedure previste“, e “le conseguenze di tale scellerata condotta non potevano non essere note o valutate dal personale che operava in loco”. (Il Fatto Quotidiano)
I nomi dei cinque lavoratori sono stati accolti da un lungo applauso e da un minuto di raccoglimento. Di fronte alla sede del Comune di Calenzano, nel giorno dello sciopero indetto da Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil Firenze, il dolore si è unito al grido di chi non vuole più accettare il rischio di non tornare più a casa. (La Repubblica Firenze.it)
Ci sono vetri ovunque, in lontananza si… Calenzano (Prato) — Nicola Cirelli arriva da Matera su una macchina scura, passa i controlli all’Eni, si ferma sul piazzale e accarezza la ghirlanda che è stata deposta qualche ora prima sul cancello. (La Repubblica Firenze.it)
Cordoglio e rabbia a Calenzano dopo l’esplosione al deposito Eni di lunedì che ha provocato la morte di cinque lavoratori e più di 20 feriti, riportando la lancetta degli orologi alle drammatiche ore dello scorso febbraio con il crollo del supermercato Esselunga in via Mariti. (Corriere della Sera)