Sanità, in Gazzetta ufficiale i limiti per medici e infermieri gettonisti. Ecco quanto costeranno
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A loro ci si dovrà rivolgere solo in caso di necessità e urgenza e quando fare ricorso al personale di servizio è impossibile, ci saranno tariffe precise e avranno un tetto massimo di ore lavorate settimanali. Con un decreto del ministro della Salute Orazio Schillaci, arrivano le linee guida che delimitano le condizioni di utilizzo dei medici e degli infermieri "gettonisti", i professionisti on demand a cui diverse aziende sanitarie fanno ricorso per rispondere alle voragini di organico. (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
Nuovi paletti per i medici e gli infermieri a gettone. (QuiFinanza)
A stabilire gli 85 euro orari come tetto massimo per medici del pronto soccorso e anestesisti e, 75 euro per le altre specializzazioni, è il nuovo decreto firmato dal ministro alla Salute Orazio Schillaci, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. (TGR Lombardia)
Stando alle nuove linee guida pubblicate in Gazzetta Ufficiale, adottate in attuazione di quanto già previsto dalla Legge del 26 maggio per l’affidamento di servizi a terzi, la chiamata di medici e infermieri gettonisti per ovviare alle carenze del personale sanitario potrà avvenire solo per necessità e urgenza, in un’unica occasione, con tariffe orarie precise e senza possibilità di proroga. (Nurse Times)
In Lombardia per medici e infermieri cosiddetti gettonisti scatta un tetto massimo. Lo ha stabilito il ministero della Salute. Il limite è fissato un tetto di 85 euro l'ora per i medici e di 28 per un infermiere. (TGR Lombardia)
Il governo, guidato dal ministro Orazio Schillaci, ha deciso di intervenire con fermezza, imponendo nuove regole per cercare di arginare un fenomeno che, se non controllato, rischia di compromettere ulteriormente il sistema sanitario nazionale. (La Voce di Rovigo)
Ora con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale arrivano le linee guida del ministero della Salute con le “specifiche tecniche, i prezzi di riferimento e gli standard di qualità dei servizi medici e infermieristici da affidare a terzi in caso di necessità e urgenza da parte delle aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, per fronteggiare la grave carenza di organico del personale sanitario”. (Sanità24)