Donald Trump e il mito del superuomo che tanto piace agli americani. Analisi di una vittoria netta
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Donald Trump deposityphoto Font +: Stampa Commenta Donald Trump è il 47° presidente degli Stati Uniti d’America. Eh no, non è l’epilogo di un episodio dei Simpson, dove un imprenditore miliardario dal linguaggio volgare, con una lunga serie di accuse e condanne alle spalle, prende residenza alla Casa Bianca, sede ufficiale del presidente del paese più ricco e potente del mondo. D’altronde era già capitato, nel lontano quanto vicino 2016, quando il tycoon sconfisse la prima candidata a presidente donna, Hilary Clinton, l’ex first lady moglie di Bill Clinton, il presidente democratico che rimase in carica dal 1993 al 2001, e che partecipò, da inquilino della White House, alla firma degli Accordi di Oslo siglati tra Israele e Palestina, immortalati dall’iconico scatto che riprende la stretta di mano tra Yasser Arafat, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, e Yitzhak Rabin, presidente israeliano, con Clinton dietro in posizione di abbraccio, quasi a voler benedire uno dei momenti più importanti della storia del Vicino Oriente (OKMugello - News dal Mugello)
Ne parlano anche altre fonti
Con iĺ politologo della Chapman Università, di Orange (California-Usa), analizziamo le prossime sfide del neoeletto presidente USA. (Nuovi Lavori)
(di Angelo de Mattia) (L'HuffPost)
Casa Bianca, Camera dei Rappresentanti e Senato: con Donald Trump alle ultime elezioni il Partito Repubblicano ha fatto tris. «Trifecta», la tripletta costituzionale, dà al prossimo presidente pieno controllo. (Corriere TV)
Tremate, tremate, le politiche di Trump sono tornate. America, “populismo first” Donald Trump è riuscito a farsi rieleggere grazie a una propaganda che lo spacciava per un uomo del popolo e suo paladino contro le classi agiate e quelle dirigenti, contro le élite alle quali però appartiene. (Collettiva.it)
Il ceto medio era impoverito dalla finanziarizzazione dell'economia, la working class travolta dalla deindustrializzazione. Il populismo trionfò nelle urne della più potente democrazia al mondo, spinto dalla mutazione della base elettorale. (Italia Oggi)
Mauro Della Porta Raffo Il dibattito sarà condotto da Mauro Della Porta Raffo, presidente onorario della Fondazione Italia Usa, noto per le sue analisi acute e il suo vasto bagaglio culturale in materia di politica americana. (varesenews.it)