L’analisi del politologo Parsi: "Adesso Trump può vincere. E Putin non aspetta altro"

L’analisi del politologo Parsi: Adesso Trump può vincere. E Putin non aspetta altro
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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– "Il fallito attentato non verrà dimenticato e avrà un impatto sulle elezioni, a favore di Trump, ma non va sovrastimato: probabilmente da solo non sarà decisivo. Quanto al Trump 2.0 del quale si vagheggia io la vedo molto difficile una svolta moderata di Trump. Vedremo che discorso farà alla convention repubblicana. Ma poi, i discorsi sono una cosa e le azioni sono altra cosa. I discorsi moderati magari servono per conquistare qualche voto al centro, ma per diventare davvero moderato Trump dovrebbe sconfessare la sua intera storia, tutto l’estremismo che lui ha copiosamente contribuito a produrre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

“Non possiamo, non dobbiamo seguire questa strada in America", ha insistito, in un discorso trasmesso dalle tv in prima serata. Da quando Donald Trump è sopravvissuto al tentativo di assassinio sabato pomeriggio, Joe Biden per la terza volta ha parlato domenica sera agli americani, questa volta dall'ufficio ovale della Casa Bianca. (Italia Oggi)

Perché i pozzi del confronto politico e della democrazia statunitense sono avvelenati da tempo, come tutti i più banali indicatori di polarizzazione – a partire da quelli elettorali – ben evidenziano. E perché tra questo veleno – che contamina da tempo la normale dialettica politica e ne delegittima attori e istituzioni – e la violenza vi è un’interdipendenza strettissima. (ISPI)

Caro direttore, l'attentato in Pennsylvania a Donald Trump cambia radicalmente la scena politica americana. La dinamica dell'attentato è ancora poco chiara, così come poco chiare sono l'identità e le motivazioni del suo autore. (Italia Oggi)

Dietro l'attentato a Trump, occorre considerare il clima politico, ma anche il contesto strategico

C'è un convitato di pietra nel dibattitto sulla sicurezza che è partito negli Usa dopo il fallito attentato a Donald Trump: l'estrema facilità con cui ci si può procurare un'arma. Negli Stati Uniti, infatti, il numero di armi pro capite è il più alto al mondo, tranne che nello Yemen, uno Stato in guerra civile. (L'HuffPost)

Tre elementi che significano solo una cosa: Donald Trump è vivo per una serie di circostanze fortuite. La prima è quella più clamorosa. (Il Fatto Quotidiano)

Chi vorrebbe assassinare Donald Trump? La prima risposta, più ovvia, è Thomas Matthew Crooks, il ventenne freddato dai cecchini subito dopo aver sparato a Donald Trump durante il comizio a Butler, in Pennsylvania, la sera del 13 luglio. (Il Giornale d'Italia)