Le tappe decisive del negoziato per liberare Cecilia Sala
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Tre settimane di carcere senza accuse, terminate con un’espulsione più rapida del previsto, sono la conferma che Cecilia Sala non era detenuta per aver violato qualche norma delle legge islamica, bensì per ritorsione: una cittadina italiana (e giornalista piuttosto nota) presa per fare pressione sul Paese che tre giorni prima aveva arrestato un cittadino iraniano (ingegnere e imprenditore esperto di droni) su richiesta degli Stati Uniti (Corriere Roma)
Ne parlano anche altre fonti
L’azzardo del blitz a Mar-a-Lago, la missione affidata ai servizi segreti dell’Aise, la notte di attesa, il rilascio, la telefonata “tra mamme” con Elisabetta Vernoni fino all’abbraccio con Cecilia Sala all’aeroporto di Ciampino. (la Repubblica)
Sembra un normale volo di riposizionamento, ma in realtà è lì che iniziano i preparativi per il grande evento del giorno successivo: il viaggio a Teheran alle prime luci dell’alba per riportare a casa Sala. (Corriere della Sera)
Insieme a premier Giorgia Meloni e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Ciampino ad accogliere la giornalista riportata in Italia, c’era anche lui: Roberto Gualtieri, il sindaco di Roma. Che nelle prime foto diffuse quando Cecilia Sala è scesa dall’aereo appare subito dietro il premier e la giornalista con il suo bel faccione sorridente. (Liberoquotidiano.it)
Le immagini. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Tiscali Notizie)
Le ricerche, subito attivate dai Militari, hanno permesso di rintracciare l’uomo che è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di evasione. (Frosinone News)
Ci sono due protagoniste in questa storia, una è Cecilia Sala e l'altra è Giorgia Meloni», ha detto all'Ansa Raineri. «Non è la mia storia, ero solo la persona che aspettava il suo ritorno. (ilmessaggero.it)