Gas russo in Europa attraverso l'Ucraina, Gazprom interrompe la fornitura

Gas russo in Europa attraverso l'Ucraina, Gazprom interrompe la fornitura
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Adnkronos ESTERI

Lo stop dell'esportazione di gas russo all'Europa attraverso l'Ucraina ''era prevista'' e per questo ''da oltre un anno la Commissione europea si stava coordinando con gli Stati membri'' della Ue per ''garantire forniture di gas alternative''. Lo rende noto la Commissione europea spiegando che l'obiettivo principale è garantire gas ai paesi interessati dell'Europa centrale e orientale. Secondo la Commissione europea, l'infrastruttura del gas della Ue è sufficientemente flessibile da consentire forniture di gas non russo attraverso rotte diverse. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Gazprom è stata privata della possibilità tecnica e legale di fornire gas per il transito attraverso il territorio dell'Ucraina a partire dal 1° gennaio 2025", ha annunciato il colosso energetico russo in un comunicato. (il Giornale)

La Romania e la Bulgaria sono diventate membri a pieno titolo dell'area di libera circolazione Schengen ponendo fine a oltre 13 anni di attesa. . (Tuttosport)

Il gas russo non transiterà più dall'Ucraina: dall'1 gennaio 2025 non saranno più in vigore gli accordi trilaterali sul gas fra Russia, Ucraina e Unione europea. Il patto era stato firmato nel 2019 e rappresentava uno dei pochi accordi di cooperazione russo-ucraina ancora in essere dopo lo scoppio della guerra. (QuiFinanza)

La Ue pronta per la fine del transito di gas attraverso l'Ucraina: rotte alternative in azione

L'Europa si dice pronta a sostenere questa mancanza di flussi attraverso altre rotte: "Impatto sarà limitato". (Fanpage.it)

Una strategia dell'Ucraina che, in guerra con la Russia, punta a indebolire l'economia del regime di Putin, ma al tempo stesso mette sotto scacco l'Europa che (assieme ai suoi alleati) deve confermare la quantità e qualità degli aiuti degli ultimi anni. (Torino Cronaca)

Lo scrive la Commissione europea nelle conclusioni della sua valutazione sullo stop del contratto tra Kiev e Mosca, indicando le le rotte alternative di approvvigionamento "per portare i volumi necessari" in Europa attraverso i "quattro principali percorsi di diversificazione, con volumi provenienti principalmente dai terminali Gnl in Germania, Grecia, Italia e Polonia ma forse anche dalla Turchia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)