Netanyahu oltre la linea rossa in Libano

Netanyahu oltre la linea rossa in Libano
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Avvenire INTERNO

Il secondo attacco alla missione Onu in Libano, seguito al primo più grave di giovedì, ha suscitato le proteste formali della gran parte dei Paesi europei e del Canada, nonché un ulteriore monito da parte degli Stati Uniti. Ma la reazione di Israele non è stata diversa da quella mostrata dopo tanti atti di guerra in cui è accusato di violazioni del diritto umanitario internazionale: un’indagine interna per chiarire i contorni della vicenda. (Avvenire)

Su altre fonti

A duecento chilometri da qui la guerra non dà tregua, in un’escalation senza fine coinvolge anche i contingenti delle Nazioni Unite. Il Med 9, il club dei Paesi europei che affacciano sul Mediterraneo, si riunisce a Cipro, a un passo dal Medioriente. (La Stampa)

Le verifiche condotte sul campo confermano che non vi è stato alcun ulteriore attacco. Sono attualmente in corso le attività relative a lavori di ripristino dei manufatti precedentemente danneggiati, eseguiti in pieno coordinamento e accordo tra le unità italiane di UNIFIL, le Forze Armate libanesi e le Forze di Difesa Israeliane (IDF). (Ministero della Difesa)

Lo stop alla missione Unifil, richiesta avanzata da Israele, è una procedura che impone il passaggio all'Onu. (il Giornale)

Libano, altri colpi alla forza di pace. L'Italia: «Non ci spostiamo»

Nella sua guerra di annientamento di Hezbollah e del Libano, Netanyahu non vuole, come a Gaza, testimoni internazionali. Israele, colpendo ogni giorno i caschi blu, come è avvenuto anche ieri, è chiaramente intenzionata a sradicarli. (il manifesto)

“Anche il governo italiano ovviamente sta seguendo con grande attenzione la situazione del contingente in Libano. I militari italiani impegnati nella missione Onu e in quella bilaterale, Mibil, prestano un’opera ovviamente fondamentale, preziosa per la stabilizzazione dell’area. (LAPRESSE)

Dopo i due indonesiani è toccato ieri a due cingalesi. Uno è grave. (Corriere della Sera)