DiMartedì, Luca e Paolo-choc: "81 impiccati, missione compiuta per Delmastro"
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Eccoli lì, come ogni martedì in primissima linea a DiMartedì, il programma rosso fuoco condotto da Giovanni Floris su La7. E quelli in primissima linea sono Luca e Paolo, all'anagrafe Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, il duo comico che più passa il tempo più pare ossessionato dal governo Meloni, che di fatto "fagocita" ogni loro sketch, ogni loro performance. E no, non stiamo parlando delle farneticazioni di Bizzarri contro Matteo Salvini: vi ricordate la campagna su X quando a causa del ritardo di un treno, Bizzarri, non è riuscito ad essere presente a un suo spettacolo? Una vicenda di qualche giorno fa e che, però, la dice lunghissima: treno in ritardo, spettacolo saltato, tutta colpa del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, bersaglio di una lunga e violenta sequela di messaggi sul social. (Liberoquotidiano.it)
Su altre fonti
Il patriarcato è legato a una mentalità del passato ed è un pezzo del fenomeno della violenza sulle donne". A dirlo, intervistata da Repubblica, l'ex deputata Lucia Annibali che fu sfregiata con l'acido, in merito alle parole del ministro V… (L'HuffPost)
Messaggi come “104 morti di Stato, non è l’immigrazione ma la vostra educazione” e “Valditara fai schifo, non può patriarcare per sempre, dimettiti” sono stati accompagnati da simboli anarchici e dalla stella a cinque punte. (Virgilio Notizie)
Mentre Gino Cecchettin, presentando a Montecitorio la Fondazione intitolata a sua figlia Giulia, - di cui aveva saputo la morte esattamente il 18 novembre 2023, un anno fa - invocava l’unione, che fa la forza, e l’impegno di tutti, perché «la violenza di genere non è una questione privata o isolata, è un fallimento collettivo… Da quando Giulia è morta in Italia sono state uccise altre 120 donne, numeri inimmaginabili», da un video il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sceglieva parole decisamente divisive. (Vanity Fair Italia)
«Quando parlavo con Giulia, premevo affinché chiudesse anche il rapporto di amicizia, ma lei mi diceva: “Papà, Filippo non farebbe male a nessuno”». Inizia così il racconto di Gino Cecchettin, durante la presentazione della campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne #nessunascusa alla Luiss di Roma. (Open)
– “Filippo ha avuto un'escalation nel suo modo di comportarsi. “Nelle nostre conversazioni – ha continuato – io parlavo con Giulia e premevo perché lei chiudesse anche il rapporto di amicizia. (il Resto del Carlino)
Nessun dietrofront da parte del ministro dell'Istruzione dopo l'intervento alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin. Sui dati: «Sono inequivocabili, le violenze sono in aumento e concorrono marginalità e devianza» (Open)