Champions League, Fonseca a Bratislava: "Era importante vincere. Potevamo farlo più nettamente"
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– Il Milan rischia di complicarsi la vita ma alla fine sbanca Bratislava battendo 3-2 un mai domo Slovan. Terzo sigillo in Champions League consecutivo per i rossoneri che anche oggi hanno mostrato le loro due anime: brillante quella della fase offensiva, che ha creato diverse occasioni e portato alle reti di Pulisic, Leao e Abraham, piena di incertezze quella della difesa che si è più volte fatta trovare scoperta e si è esposta alle ripartenze letali di uno Slovan sbarazzino, senza timori reverenziali e capace di punire il Milan per ben due volte, riuscendo nel finale – prima dell’espulsione di Tolic – a riaprire i conti. (Quotidiano Sportivo)
Ne parlano anche altri media
Il Milan porta via tre punti, vince 3-2 a Bratislava contro lo Slavia con i gol di Pulisic, Leao e Abraham. Passa in vantaggio con Pulisic nel primo tempo ma si fa raggiungere 3 minuti dopo. (Corriere della Sera)
Milan Calabria 5,5: torna titolare dopo più di un mese e avrebbe voglia di spaccare il mondo. Corre, tanto, pressa tutti anche a discapito di qualche scelta lucida. Come in occasione del clamoroso gol subito dai rossoneri con un contropiede iniziato per una sua marcatura sbagliata. (Calciomercato.com)
Live mn Fonseca in conferenza: "Problemi per Pulisic e Leao? Mi hanno detto che..." Paulo Fonseca, allenatore rossonero, è presente in conferenza stampa dal "National Stadium" di Bratislava al termine della sfida contro il Milan, valida per la quinta giornata della Champions League Phase. (Milan News)
Il Milan sbanca Bratislava e sale a quota nove punti nella classifica della Champions. Certo, servono altri tre successi, ma la strada è quella giusta. (La Gazzetta dello Sport)
«Dobbiamo vincere. Ma dopo due giorni di critiche continue piovute sul Milan dopo il deludente pareggio contro la Juve, stasera (ore 18.45) servono i tre punti in casa dello Slovan Bratislava per risollevare l'ambiente. (Il Centro)
Ma questa volta non è sotto processo soltanto la difesa ma anche il posizionamento dei rossoneri in campo durante la parte iniziale della sfida, con 8-9 uomini portati in avanti lasciando scoperte le spalle e anche il povero Maignan infilato -dopo il gol d’apertura del solito decisivo Pulisic- da un contropiede di 60 metri di Barseghayn, un barbone festeggiato come se avesse vinto un trofeo. (il Giornale)