Payback sanità, la Corte costituzionale dà ragione alla Toscana. Che ora spera, ma le aziende si ribellano

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Corriere Fiorentino SALUTE

La Corte costituzionale dà una speranza alla Toscana: il payback, il rimborso che le aziende dei dispositivi medici per legge devono alle Regioni che hanno superato determinati tetti di spesa, è legittimo e non viola il dettato costituzionale. Per la Toscana, la Regione che in Italia vanta più crediti con le imprese e che quindi ne ha più bisogno di ogni altra per tentare di pareggiare il bilancio della sanità, si riapre quindi una partita che, almeno in teoria, potrebbe significare oltre 100 milioni di euro all’anno. (Corriere Fiorentino)

Ne parlano anche altre testate

– Ceccarelli (Pd) : “Basta ritardi. Con queste parole, il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli, commenta la sentenza della Corte Costituzionale con cui si conferma la legittimità del cosiddetto Pay-back dovuto dalle aziende fornitrici della sanità pubblica. (LA NAZIONE)

La sentenza della Consulta che riconosce legittima la norma sul payback per i dispositivi medici , imponendo una restituzione alle casse dello Stato da parte delle aziende che forniscono il servizio pubblico di quanto superato rispetto al tetto di spesa indicato, scatena la preoccupazione del comparto che teme gravi effetti economici e occupazionali, in particolare in Emilia Romagna dove c'è un importante distretto produttivo . (Gazzetta del Sud)

La rabbia delle aziende da una parte, la speranza di abbassare le tasse dall’altra. Dopo la decisione della Corte Costituzionale di avvallare il payback, considerato legittimo se pur con «diverse criticità», le imprese che forniscono dispositivi medici alla Regione (come nel resto d’Italia) sono in escandescenza. (La Repubblica Firenze.it)

Payback, guerra totale. La Regione Toscana punta ai soldi per riabbattere l’Irpef, aziende sulle barricate

2018”. È quanto afferma la Corte Costituzionale che ha depositato due sentenze, la numero 139 e la numero 140, sul meccanismo. (LA NAZIONE)

22 LUG Fifo Sanità: “Verso il fallimento 1.400 imprese, pronti a stop forniture dispositivi medici. Interventi e cure negli ospedali a rischio” (Quotidiano Sanità)

Si teme la catastrofe. "La sanità non può essere pagata con i soldi di chi fa impresa", spara Massimiliano Boggetti, coordinatore della Commissione sanità di Confindustria Toscana e imprenditore nel campo dei dispositivi medici. (LA NAZIONE)