«Trump? Il piano di pace in Ucraina non può diventare una resa»
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Victoria Vdovychenko, co-responsabile del programma presso il Centro di Geopolitica dell’Università di Cambridge e direttrice del programma di studi sulla Sicurezza presso il “Centro per le strategie di difesa”, analizza il probabile approccio che avrà la nuova amministrazione statunitense, guidata da Donald Trump, verso l’Ucraina e l’Europa. «Man mano che il conteggio dei voti procede – dice al Dubbio la studiosa ucraina -, la tanto discussa “mono-unità” a Washington sembra prendere forma. (Il Dubbio)
Ne parlano anche altri giornali
L’uomo che diceva di poter mettere “fine alla guerra ucraina in un giorno solo” è diventato presidente degli Stati Uniti. Di nuovo. (Il Fatto Quotidiano)
La minaccia della Terza guerra mondiale, il sogno di diventare leader enegetici grazie all "oro liquido sotto i piedi", la fine del conflitto in Ucraina in 24 ore, lo stop alla Cina che "ci ruba le scorte di cibo e ci vuole comprare", la sicurezza dei confini mentre "gli estremistri radicali distribuiscono sostegni illegalmente agli immigrati e vi fanno alzare le tasse". (la Repubblica)
Non inizierò le guerre, le fermerò", ha detto Donald Trump nel suo discorso della vittoria. "Non abbiamo avuto guerre, per quattro anni non abbiamo avuto guerre. Solo che abbiamo sconfitto l'ISIS Gop Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (L'Unione Sarda.it)
Questa notte, tutto il mondo (chi ha potuto) ha assistito con grande interesse alle elezioni americane, per le ovvie ricadute locali nell’era della globalizzazione. Ma per un Paese in particolare il risultato elettorale americano era una questione di vita o di morte: l’Ucraina. (Il Fatto Quotidiano)
Probabilmente Kiev è la capitale che guarda con maggiore ansia all’esito delle elezioni presidenziali americane, perché dagli Usa dipende largamente la conduzione della guerra in Ucraina. Infatti, se guardiamo agli altri settori caldi del mondo, il nuovo presidente difficilmente riuscirà a condizionare i piani di Israele. (Start Magazine)
“Trump imporrà limitazioni a Zelensky e si andrà inevitabilmente verso la fine del conflitto con importanti concessioni a Putin. Con la vittoria di Donald Trump cosa cambierà in Europa e, in particolare, nel conflitto tra Russia e Ucraina? Ha provato a rispondere il giornalista e scrittore Roberto Festa, esperto di Stati Uniti, in una diretta con Peter Gomez e Gianni Rosini. (Il Fatto Quotidiano)