Fico vola da Putin: sul tavolo il nodo energia

Fico vola da Putin: sul tavolo il nodo energia
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Sky Tg24 ESTERI

Robert Fico ha fatto visita al presidente russo. La loro relazione è più solida che mai ma, al di là delle sintonie personali, al centro del dialogo ci sono le trattative sul transito del gas russo che, se interrotto da Kiev, potrebbe creare forti ripercussioni negative sull'economia slovacca (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri media

La tensione è alle stelle tra Bratislava e Kiev per via delle forniture di gas russo, che l’Ucraina non vuole più far transitare attraverso il proprio territorio e alle quali, invece, il governo slovacco non vorrebbe rinunciare. (EuNews)

Bratislava è costretta quindi a cercare nuove vie di approvvigionamento. Questa è infatti minacciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha annunciato di non voler rinnovare il contratto che permette il passaggio del gas russo in territorio ucraino, in scadenza a fine anno. (EuropaToday)

BERLINO – È noto che il premier slovacco filrousso Robert Fico avesse chiesto al suo omologo ungherese Viktor Orban di intercedere presso Vladimir Putin per aiutarlo a vincere le ultime elezioni. (la Repubblica)

Guerra Ucraina-Russia, Zelensky attacca: “Il premier slovacco Fico aiuta Putin”. Mosca: “Fornitura di gas all’Europa? Situazione complicata”

"Hanno avuto una conversazione approfondita, in un'atmosfera costruttiva. Lo ha riferito il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov, citato dalla Tass. (Gazzetta di Parma)

Fico è arrivato in Russia per una «visita di lavoro» ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov all'agenzia russa Ria Novosti. Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio al Cremlino con il primo ministro slovacco, Robert Fico, in una rara visita a Mosca di un leader dell'Ue dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. (Corriere TV)

– In Russia un devastante incendio ha distrutto un magazzino contenente componenti per droni Shahed nella zona di Alabuga, a più di mille chilometri dall'Ucraina. Secondo il comunicato, sono state bruciate 65 fusoliere di droni d'attacco, motori, sistemi di navigazione e termocamere per la produzione di 400 droni Shahed-136. (QUOTIDIANO NAZIONALE)