Sciopero venerdì 8 novembre, bus e metro fermi 24 ore dalle 5.30 (senza fasce di garanzia): Milano, Roma, Napoli, Torino, i servizi nelle città
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Domani, venerdì 8 novembre, si prevede una giornata nera sul fronte del trasporto pubblico locale. È stato annunciato uno sciopero nazionale del settore, che per la prima volta dopo quasi 20 anni rischia di bloccare bus e metro per l'intero arco delle 24 ore, senza alcuna fascia di garanzia per gli utenti. Sciopero 8 novembre senza fasce di garanzia Lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale indetto per l'8 novembre da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, prevederà solo «i servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti», oltre alla «garanzia di quelli specializzati di particolare rilevanza sociale», come «trasporto dei disabili e scuola bus per materne e elementari». (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altre testate
Contrariamente a quanto annunciato in un primo tempo dai promotori, però, saranno comunque mantenute delle fasce di garanzia: in città il servizio delle linee M1, M2, M3, M5 e della tratta M4 San Cristoforo-San Babila sarà garantito fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18. (La Repubblica)
Lo stop di 24 ore senza fasce di garanzia - proclamato dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna - farà da 'sfondo' alla manifestazione organizzata a Roma, davanti alla sede del ministero dei Trasporti, a cui i sindacati torneranno a chiedere il rinnovo del contratto nazionale e più risorse per il comparto. (Today.it)
La mobilitazione, indetta per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, l'incremento delle risorse e la sicurezza sul lavoro, potrebbe interessare tutte le fasce orarie, incluse quelle di garanzia, per la prima volta in 19 anni. (Tiscali Notizie)
Trasporto pubblico in tilt: venerdì nero per lo sciopero nazionale. Disagi in tutta Italia Di (Orizzonte Scuola)
Inoltre, le varie società di Fs hanno preso scelte diverse sulla questione sciopero. Vediamo nel dettaglio. (ilmessaggero.it)
A proclamare unitariamente la protesta sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna «per il rinnovo del contratto nazionale (scaduto il 31 dicembre del 2023), per la carenza di risorse, per la mancanza di politiche di programmazione, per la riforma del settore e per la salute e sicurezza sul lavoro». (Corriere della Sera)