Popolazione, Onu: “10,3 miliardi di persone entro metà 2080”

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Sbircia la Notizia Magazine ESTERI

“Se non affrontato con urgenza il divario rischia di trasformarsi in una frattura che farà crollare le fondamenta economiche e sociali dell’Italia, ampliando ulteriormente le disuguaglianze”, è netto il commento di Raffaele Rio, presidente di Demoskopika, sul gap economico e sociale tra Nord e Sud Italia. Nell’ultimo decennio, la forbice non è stata mai ampia come accaduto nel 2023, rivela l’indice del divario economico e sociale (INDES): 100 punti rispetto ai 92,5 punti del 2013 (Sbircia la Notizia Magazine)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Questo è solo uno dei risultati chiave rivelati nel rapporto World Population Prospects 2024 (WPP) pubblicato giovedì dalle Nazioni Unite. Poi calerà di circa 10,2 miliardi, ovvero 700 milioni di persone in meno rispetto a quanto si era calcolato dieci anni fa. (la Repubblica)

L'11 luglio si celebra la Giornata mondiale della popolazione, un'occasione istituita dalle Nazioni Unite nel 1989 per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle questioni legate alla popolazione globale. (Torino Cronaca)

L’attuale popolazione di 8,2 miliardi di persone salirà fino a quel massimo nei prossimi 60 anni, per poi scendere a 10,2 miliardi entro la fine del secolo, si legge in un rapporto intitolato “World Population Prospects 2024″ che trovate qui. (Il Sole 24 ORE)

I paradossi di un mondo che invecchia

A metà del 2024, la popolazione mondiale ha raggiunto quasi 8,2 miliardi di persone e si prevede che continuerà a crescere fino alla seconda metà di questo secolo. (QuiFinanza)

L'11 luglio, ora locale, il Dipartimento degli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite (DESA) ha reso pubblico il rapporto "Prospettive della popolazione mondiale 2024: sintesi dei risultati". Il rapporto prevede che la popolazione mondiale raggiungerà un picco di circa 10,3 miliardi di individui negli anni '80 di questo secolo, poi diminuirà lentamente, scendendo a 10,2 miliardi prima della fine del secolo. (Radio Cina Internazionale)

Soddisfatto dagli dèi, dovette rassegnarsi a una decrepitezza perenne che, a rigore, dovrebbe durare tuttora. Troppo felice per preoccuparsi di essere scrupoloso, il principe Titone chiese in dono l’immortalità, dimenticandosi di menzionare il dettaglio dell’eterna giovinezza. (Avvenire)