Centri migranti in Albania, oggi l’inaugurazione tra costi altissimi e ostacoli legali

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LA NOTIZIA INTERNO

Costi milionari e ostacoli legali: il piano del governo per gestire i migranti in Albania rischia di naufragare prima di partire. Dopo mesi di rinvii e polemiche, i centri per migranti in Albania voluti dal governo Meloni sono finalmente pronti a entrare in funzione. La prossima settimana la premier e il ministro Piantedosi voleranno a Tirana per tagliare il nastro dell’hotspot di Shengjin e del centro di detenzione di Gjader, accolti dal primo gruppo di migranti trasportati da una nave militare italiana. (LA NOTIZIA)

Ne parlano anche altri giornali

Come aveva annuncito alcune settimane fa il governo, i centri per migranti in Albania sono terminati. A quanto si apprende da fonti dell'esecutivo, il sito di Gjader è stato consegnato ieri per i collaudi, mentre l'hot spot di Schengjin era già pronto. (il Giornale)

I lavori dovevano concludersi entro il 20 maggio, ma dei rallentamenti hanno prolungato l'attesa (Open)

La conferma dell'ambasciatore italiano Bucci. Saranno ospitati fino a 3mila migranti soccorsi dalla Guardia costiera italiana (LAPRESSE)

Migranti, il modello Albania diventa operativo: "I centri sono pronti ad accogliere i primi arrivi"

Il governo italiano aveva annunciato qualche settimana fa che i centri per migranti in Albania sarebbero stati presto pronti, e ora quella previsione si è concretizzata. Le autorità italiane, in collaborazione con quelle albanesi, hanno finalizzato i lavori per la costruzione di due nuovi centri, uno a Gjader e uno a Schengjin. (Ultima Voce)

L’accordo tra Italia e Albania, considerato controverso e aspramente criticato dai gruppi per i diritti umani, è stato tacitamente approvato dall'UE, e prevede che fino a 3 mila uomini al mese possano essere portati nei centri di Shëngjin, una città sul mare a circa un’ora da Tirana, e di Gjader, vicino a un ex aeroporto militare nell’entroterra albanese. (Corriere del Ticino)

"I due centri di accoglienza dei migranti, costruiti dall'Italia in Albania, sono operativi e siamo pronti ad accogliere i primi" arrivi. (Secolo d'Italia)