Addio a Rik Van Looy, leggenda del ciclismo che ha preceduto Merckx

Addio a Rik Van Looy, leggenda del ciclismo che ha preceduto Merckx
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Il Sole 24 ORE SPORT

Aveva un sorriso cattivo. Lo sguardo feroce del cacciatore. Ma è stato una leggenda del ciclismo del Novecento. Dopo aver vinto, al traguardo, ti guardava in quel modo un po’ così. Con le braccia sui fianchi, come a dire: “Ma non avete ancora capito che il più forte sono io? Al massimo, se ci sono io, potete arrivare secondi. Ma di fatica, per vincere, ne dovrete far tanta….” All’età di 90 anni è morto Rik Van Looy, uno dei migliori, e più vincenti, corridori di tutti i tempi. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri giornali

– Per appena due giorni non ha fatto in tempo a festeggiare i suoi primi 91 anni di vita: Rik Van Looy si è spento in mattinata dopo una breve malattia nella sua Herentals, località di cui era stato 'insignito' del platonico titolo di 'Imperatore', e lo ha fatto lasciando un solco profondissimo nella storia del ciclismo sia su strada sia su pista. (Quotidiano Sportivo)

Considerato uno dei migliori ciclisti della storia in virtù anche del fatto che è stato il primo ad imporsi in tutte le classiche monumento (Milano-Sanremo, Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi, Lombardia), Van Looy si è spento nella giornata di mercoledì a 90 anni. (rsi.ch)

È scomparso uno dei grandissimi del ciclismo mondiale: pur non avendo l’aura e la spietata fame di successo del suo vicino di casa Eddy Merckx, Rik Van Looy, morto oggi, mercoledì 18, a 91 anni nelle sue Fiandre, è stato un fuoriclasse assoluto delle due ruote al pari del celeberrimo Cannibale. (Corriere della Sera)

Rick Van Looy, addio alla leggenda del ciclismo: è stato il primo a vincere le cinque Classiche Monumento

Il mondo del ciclismo piange una delle sue leggende. All’età di 90 anni, come riportato dai media belgi, ci ha lasciato il belga Rik Van Looy, considerato uno dei più grandi corridori della storia e vittorioso in tutte le Classiche. (OA Sport)

Il Belgio ha perso una delle sue icone del ciclismo: due Mondiali, 8 Classiche monumento (tutte, almeno una volta, uno dei soli tre a riuscirci con Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck), 39 vittorie di tappa nei tre Grandi Giri (18 alla Vuelta, 12 al Giro e 9 al Tour) e una personalità immensa. (la Repubblica)

Due volte campione del mondo tra i professionisti su strada, nel 1960 e 1961, si aggiudicò anche tutte e cinque le Classiche Monumento, primato questo condiviso con i connazionali Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck, facendo sue tre Parigi-Roubaix, una Milano-Sanremo, due Giri delle Fiandre, un Giro di Lombardia e una Liegi-Bastogne-Liegi. (Quotidiano Sportivo)