I magistrati accusano stampa e "certa politica". "Gravi gli attacchi a noi"
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E alla fine è sempre colpa dei giornalisti. L'Anm bacchetta la stampa cui vorrebbe insegnare i rudimenti di etica per un presunto «linciaggio mediatico» cui sarebbero sottoposte le toghe al centro delle sentenze svuota Cpr in Albania e in Italia, un metodo «cui certa politica e un certo giornalismo (quale? ndr) si è prestato» per colpire «i giudici e la loro naturale tensione a decidere liberi dalle proprie convinzioni e passioni: scrutare la vita delle persone, riportando le loro vicende intime, del tutto prive di rilevanza pubblica, è condotta non in linea con l'etica giornalistica». (il Giornale)
La notizia riportata su altre testate
Si alza la tensione tra magistratura e governo sul tema dei migranti. (Sky Tg24 )
Lo evidenzia un documento app… (L'HuffPost)
“Nell’ultimo periodo abbiamo assistito da parte di una certa politica ad attacchi sempre più frequenti a provvedimenti resi da magistrati italiani nell’esercizio delle loro funzioni giurisdizionali, criticati non per il loro contenuto tecnico-giuridico, ma perché sgraditi all’indirizzo politico della maggioranza governativa”, afferma il Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) in un documento approvato all’unanimità. (Secolo d'Italia)
Lo si legge in un documento, dal titolo 'Il linguaggio della democrazia', approvato dal Comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati nella riunione di oggi. (La Stampa)
L’Associazione nazionale magistrati ha approvato una delibera per chiedere il rispetto dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura. Contro le accuse «sempre più frequenti da parte del governo» e il «linciaggio mediatico di un certo giornalismo che scruta il privato delle persone». (Lettera43)
L'ultimo, in ordine di tempo, arriva direttamente dal Comitato direttivo centrale dell'Anm in un documento approvato all'unanimità in cui si parla di " attacchi sempre più frequenti a provvedimenti resi da magistrati italiani " da parte di una " certa politica " (e non c'è neanche bisogno di specificare a chi sia indirizzato questo messaggio, evidentemente). (il Giornale)