Le telefonate choc di Cecilia Sala: «Dormo per terra in cella e mi hanno tolto anche gli occhiali»
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Nella cella lunga quanto lei sdraiata, Cecilia Sala non ha un materasso e dorme per terra, su una coperta. Ne ha un’altra di coperta per proteggersi dal freddo di Evin che è pungente — «doloroso», dicono le detenute iraniane —, e congela. Cecilia Sala non vede nessuno dal 27 dicembre, dal giorno in cui ha incontrato l’ambasciatrice Paola Amedei. Non vede nemmeno le guardie perché le passano il cibo — molti datteri — da una fessura della porta. (Corriere della Sera)
Su altre testate
Non si può che essere felici, molto felici, per la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista del Foglio e di Chora media tenuta ventuno giorni in carcere dal regime degli ayatollah e sottoposta a torture psicologiche e fisiche. (La Stampa)
"Non mi è stato spiegato perché io sia finita in una cella di isolamento nel carcere di Evin. (Sky Tg24 )
Mettiamola così: ci sono delle interviste e degli interventi che a volte invecchiano male. Anzi, malissimo. (Nicola Porro)
La premier italiana Giorgia Meloni ha “utilizzato i suoi rapporti personali con Elon Musk per poter influire su una non estradizione di Abedini negli Stati Uniti”, dall’altra il generale Giovanni Caravelli, il capo dell’AISE, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, ha “messo in campo i contatti di lunga data che erano stati utilizzati già in passato per velocizzare la gestione di questo dossier, portandolo direttamente sul tavolo della Guida Suprema”. (RSI)
Era a bordo del Falcon 900 che ha riportato da Teheran a Roma Cecilia Sala . Il generale Gianni Caravelli , direttore dell’Aise , l’agenzia dell’intelligence nazionale per l’estero, è certamente il principale protagonista della liberazione della giornalista italiana arrestata il 19 dicembre. (Il Sole 24 ORE)
Lo ha fatto nel suo podcast, Stories, precisando comunque che “c’è un’indagine in corso” e che “ci sono tante cose che non posso dire in questo momento”. Insieme a Mario Calabresi, direttore di Chora Media, Cecilia Sala ha voluto raccontare l’esperienza del carcere di Evin in Iran, lunga 21 giorni, dall’arresto in un albergo di Teheran alla liberazione, culminata nel rientro in Italia. (Virgilio Notizie)