Pompei, il DNA riscrive la storia degli ultimi istanti delle vittime del Vesuvio

Pompei, il DNA riscrive la storia degli ultimi istanti delle vittime del Vesuvio
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Altri dettagli:
BlogSicilia.it INTERNO

Lo studio dell'Università di Harvard Dopo secoli, i corpi sepolti sotto la cenere di Pompei continuano a svelare segreti. Un recente studio dell’Università di Harvard, pubblicato su Current Biology, ha permesso di analizzare il DNA antico dei calchi delle vittime dell’eruzione del 79 d.C., offrendo nuove rivelazioni sugli abitanti della colonia romana. “Sono emersi elementi determinanti per escludere la possibilità che si tratti di legami familiari”, spiega David Reich dell’Università di Harvard. (BlogSicilia.it)

Ne parlano anche altre testate

Le recenti analisi del DNA antico sui calchi dei corpi di Pompei stanno svelando verità nascoste e riscrivendo la storia degli abitanti della città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Le verità nascoste su Pompei (Libero Tecnologia)

Questi calchi, creati per conservare le forme dei corpi delle persone e degli animali intrappolati dalla devastante eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., erano stati sinora considerati principalmente come preziose testimonianze visive. (Ultima Voce)

Parco Archeologico di Pompei (Avvenire)

Pompei, il Dna riscrive la storia delle vittime. Stretti negli ultimi abbracci non c’erano i familiari, ma degli sconosciuti

Quasi due millenni dopo, una ricerca condotta dall’Università di Firenze, Harvard e il Max Planck Institute di Lipsia, in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, ha rivelato informazioni inedite sui pompeiani grazie all’analisi del DNA estratto dai calchi in gesso. (Artribune)

L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Dalla sua riscoperta nel 1748, il sito archeologico di Pompei, che ha "congelato" nella storia la vita quotidiana di una delle città più fiorenti dell'Impero Romano, ha affascinato studiosi e visitatori di tutto il mondo. (Sky Arte)

Nulla è come sembra a Pompei. L’antico abitante trovato con un vistoso bracciale d’oro al polso e un bimbo in braccio, per esempio, non è come si è sempre raccontato la mamma che fugge con il suo bambino. (la Repubblica)