Berlinguer - La grande ambizione, la recensione: il segretario del PCI dolente e silenzioso di Elio Germano

Berlinguer - La grande ambizione, la recensione: il segretario del PCI dolente e silenzioso di Elio Germano
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La perdita della madre a 14 anni, il poker a cui aveva imparato a giocare nei circoletti più malfamati di Sassari, la sua terra Natale, un corpo "scomposto" che raccontava un profondo "senso di inadeguatezza, la fatica e il peso della responsabilità verso gli altri" e l'ostinata ambizione (o illusione?) di una via italiana al comunismo, il sogno di unire tutte le forze popolari del paese per portare avanti un grande progetto riformista che nel compromesso storico con la Democrazia Cristiana aveva trovato (forse) la strada maestra. (Movieplayer)

La notizia riportata su altre testate

La grande ambizione di Andrea Segre, film che ha aperto la Festa del cinema di Roma (in sala il 31 ottobre) e racconta il segretario del più importante Partito comunista del mondo occidentale durante cinque anni fondamentali per la storia della Repubblica: dal 1973, l’attentato a Sof… (la Repubblica)

"È stato un lavoro molto serio di ricerca e restituzione. Non è stato un film in cui il regista ha dato una interpretazione dei fatti ma abbiamo cercato di restituire quello che è accaduto in quegli anni nel paese e in quel partito che era il più grande partito operaio d'Europa con migliaia di iscritti, una enorme forza popolare che raccoglieva più di un terzo dei votanti". (Il Sole 24 ORE)

Sono gli anni dell’ascesa… Bisogna dar atto ad Andrea Segre di averci provato; e lo ha indubbiamente aiutato l’aver ristretto la trama ai cinque anni che vanno dal 1973 (attentato a Sofia, enunciazione della strategia del «compromesso storico») al ‘78 (sequestro e assassinio di Moro da parte delle Br, esaurimento del rapporto tra Pci e Dc). (La Stampa)

Berlinguer - La Grande Ambizione, Elio Germano racconta alla Festa del Cinema di Roma “la fatica quasi cristica di un rappresentante del popolo”

Bologna arriva alla Festa del Cinema di Roma attraverso tante avventure cinematografiche. Si tratta dell’opera che ha dato il via alla kermesse ed è diretta da Andrea Segre, incentrata sulla vita del politico e leader del Pci Enrico Berlinguer, interpretato da Elio Germano in un arco di tempo che va dal 1973 al 1978. (il Resto del Carlino)

La via democratica al socialismo. La questione morale. L’eurocomunismo. (ComingSoon.it)

Il protagonista Elio Germano, il regista e lo sceneggiatore Marco Pettenello e il resto del cast artistico in conferenza stampa ci aiutano a comprendere le ragioni di un’opera lontanissima dagli standard contemporanei del biopic: «Abbiamo riflettuto sul fatto che il cinema italiano non avesse mai raccontato non solo Berlinguer, ma quel pezzo d’Italia, quel terzo di italiani che ha vissuto dentro e intorno al Partito Comunista Italiano, e con loro la figura di Berlinguer» inizia Andrea Segre. (Best Movie)