Ferrovie: Il Gruppo FS Official Sponsor della Festa del Cinema di Roma 2024

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Ferrovie: Il Gruppo FS Official Sponsor della Festa del Cinema di Roma 2024 La diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma è iniziata. Dal 16 ottobre fino al 27 ottobre l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone si trasforma nel luogo ideale per cinefili, addetti ai lavori, appassionati e semplici curiosi. Il Gruppo FS rinnova il suo legame con il mondo della cultura, essendo presente come Official Sponsor della manifestazione e attraverso uno spazio a pochi passi dal red carpet (Ferrovie.info)

La notizia riportata su altri media

Il film è ambientato dal 1973, anno in cui il segretario del Partito Comunista è sfuggito all’attentato a Sofia, al 1978, anno del rapimento e dell’uccisione del leader democristiano Aldo Moro. “È il nostro atto politico”, dicono il regista e l’attore in un’intervista all’Adnkronos. (Adnkronos)

La grande ambizione (film d’apertura della XIX Festa del Cinema di Roma; il titolo arriva da Gramsci: “Di solito si vede la lotta delle piccole ambizioni, legate a singoli fini privati, contro la grande ambizione, che è invece indissolubile dal bene collettivo”). (cinematografo.it)

"La grande ambizione": Berlinguer ti vogliamo ancora bene "Berlinguer - la grande ambizione", è il film che ha aperto in concorso la diciannovesima edizione della Festa del cinema di Roma. La pellicola, diretta da Andrea Segre, racconta una parte della vita di Enrico Berlinguer, per la precisione quella racchiusa tra due eventi storici fondamentali ma anche gravemente luttuosi: l’uccisione di Salvator Allende l’11 settembre 1973 e il ritrovamento del corpo di Aldo Moro avvenuto il 9 maggio 1978. (Today.it)

Andrea Segre: «Volevamo ripercorrere la storia di Berlinguer attraverso il suo popolo»

A Elio Germano — ed era difficile immaginare qualcun altro — è toccato il compito di dare (il) corpo a Berlinguer. (la Repubblica)

Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre arriva un po’ in controcanto all’Esterno notte di Marco Bellocchio. Non nel confronto di forma o stilistico, in quello sono opere che parlano due lingue del tutto diverse. (My Red Carpet)

Ne ho parlato con Marco Pettenello (lo sceneggiatore del film), ci sembrava incredibile che il cinema italiano non avesse raccontato quella stagione politica portata avanti da un uomo votato da un terzo degli italiani che ha prodotto dei risultati molto importanti. (il manifesto)