Un permesso ad hoc per il caporalato

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Italia Oggi INTERNO

Via libera alla riforma dei flussi per i lavoratori extracomunitari. Il consiglio dei ministri di ieri ha approvato un decreto legge con un pacchetto di norme che semplificano le domande per il nulla osta all’ingresso, abbattendo i tempi e, al contempo, fissando regole aggirabili con meno facilità. Tra le novità, il maggior ricorso alla tecnologia (il contratto di soggiorno si potrà firmare digitalmente), l’introduzione di un nuovo permesso di soggiorno per le vittime di caporalato, una quota di 10mila ingressi aggiuntivi nel 2025 per l’assistenza familiare. (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri giornali

Il Governo ha approvato lo schema del nuovo Decreto Flussi, con una serie di novità in materia di ingressi in Italia di stranieri extracomunitari. Tra le nuove disposizioni per la gestione dei flussi migratori, particolare attenzione è riservata agli ingressi per motivi di lavoro ed alla tutela delle vittime di caporalato ma anche alla possibilità di stabilizzazione degli stagionali, con il rinnovo dei contratti anche al di fuori del sistema delle quote. (PMI.it)

Il decreto Flussi approvato dal governo Meloni cambia le regole sui click day - che aumentano, anche se l'intenzione nel tempo è di cancellarli - e permesso di soggiorno per i lavoratori stranieri. (Fanpage.it)

Il governo si propone di semplificare le procedure ed evitare irregolarità e truffe, emerse dal monitoraggio sulla loro applicazione. È il provvedimento con cui vengono fissate le quote di ingresso per gli stranieri che vogliano entrare in Italia per motivi di lavoro, distinte per lavoratori stagionali, autonomi e subordinati non stagionali. (Corriere della Sera)

Migranti, decreto flussi, l’inganno della norma sui velivoli delle Ong

E insieme un colpo alle Ong che operano nel Mediterraneo e la destra mal sopporta, un freno alle toghe che smontano un pezzo alla volta le leggi del governo. Se è una svolta sarà il tempo a dirlo. (ilmessaggero.it)

La questione principale non viene affrontata e neanche sfiorata. La richiesta che nei mesi scorsi era arrivata da più parti, e soprattutto dai sindacati, di modificare la legge Bossi-Fini, non è stata presa in considerazione. (la Repubblica)

E lo fa sollecitando una riflessione profonda sulle attuali politiche migratorie. Anche l’associazione Don Bosco 2000, impegnata in Sicilia nell’accoglienza e nell’integrazione sociale e lavorativa di centinaia di persone, si unisce al ricordo delle vittime del naufragio al largo delle coste di Lampedusa in cui, undici anni fa, persero la vita 368 persone. (Vita)