Cecilia Sala, il marò Latorre: "Lei ci ha attaccato ma vorrei andare in cella al suo posto"
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Su X in tanti stanno polemicamente tirando fuori i vecchi tweet di Cecilia Sala contro i marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, finiti in carcere in India oltre 10 anni fa. Parole ingenerose, in alcuni passaggi gratuitamente dure, che oggi vengono collegate a una vicenda ovviamente diverisissima, l'arresto della stessa giornalista in Iran. Oggi che i due marò sono stati assolti, Latorre in una intervista al Giornale concessa a Matteo Carnieletto commenta a sua volta la situazione della Sala. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri giornali
#FreeCecilia. "Liberate Cecilia Sala". Il web si mobilita per la scarcerazione della giornalista de Il Foglio e Chora Media. Cecilia Sala, detenuta dal 19 dicembre scorso nel carcere di Evin a Teheran, sta ricevendo numerosi attestati di solidarietà e molti sono gli appelli per la sua liberazione dal mondo della politica ma non solo. (la Repubblica)
Non rimanere in silenzio davanti all’arresto di Cecilia Sala in Iran. “Crediamo che non si debba stare in silenzio di fronte ad un arresto illegittimo di una nostra concittadina che stava facendo il proprio lavoro, cioè dare informazioni a tutti noi su cosa succede in Iran, dove il regime calpesta i diritti dei cittadini iraniani e in particolare delle donne iraniane e siamo qui a dirlo”. (LAPRESSE)
Sono queste le parole utilizzate dal Dipartimento di Stato americano per descrivere l’utilizzo che l’Iran fa dei prigionieri stranieri. “Siamo a conoscenza” delle notizie sulla detenzione di Sala in Iran, il cui “regime sfortunatamente continua a detenere ingiustamente i cittadini di molti paesi, spesso per utilizzarli come leva politica. (Il Fatto Quotidiano)
"I tempi sono quelli che sono, ma abbiamo notato una certa disponibilità soprattutto per quello che riguarda il trattamento di Cecilia. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani su Rete 4 sul caso di Cecilia Sala. (La Stampa)
La mascherina per coprire gli occhi, così da impedire la “tortura bianca”: nella cella del carcere di Evin dove è rinchiusa Cecilia Sala è impossibile distinguere il giorno e la notte, perché non è mai buio, un faro è puntato 24 ore sulla sua testa. (la Repubblica)
Il ministro egli Esteri: "Il dialogo è aperto ma i tempi per il rilascio non sono prevedibili" (Adnkronos)