Parma, Suzuki: "Ho rifiutato la Premier, sogno di vincere la Champions League"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Fantacalcio ® SPORT

Parma, le parole di Suzuki "È vero che ho rifiutato offerte di Chelsea e Manchester United? Quando ero in Giappone, mi cercavano dalla Premier League, ma in Belgio avrei giocato di più. Sono contento della mia scelta. La Serie A è nota nel mondo per il livello dei portieri. Il mio idolo è Ederson del Manchester City. Un fenomeno anche coi piedi, crea spazi impossibili e mette gli attaccanti in condizione di segnare. (Fantacalcio ®)

Su altri giornali

Protagonista nell'ultima vittoria del Parma contro la Lazio, Zion Suzuki sarà chiamato a disputare una grande partita contro l'Inter a San Siro. Zion Suzuki si racconta: "Sogno di diventare il portiere più forte del mondo e di vincere la Champions League". (Goal Italia)

Il portiere giapponese tra i protagonisti contro la Lazio. In Inghilterra non si sono dimenticati di lui (Forza Parma)

L’estremo difensore, infatti, era stato intervistato da la Repubblica prima della gara, che interrogato su chi fosse il giocatore più pericoloso dei nerazzurri aveva proprio segnalato Dimarco. (Passione Inter)

Vanni: “Il portiere del Parma ci aveva visto bene su Dimarco”

Durante l'intervista a Repubblica, Zion Suzuki è tornato a parlare dell'amara sconfitta a Napoli, arrivata dopo la sua espulsione: "Stavamo giocando bene. Un dispiacere enorme. Il primo giallo, per presunta perdita di tempo, nemmeno lo commento. (Parma Live)

L’aneddoto curioso, svelato in una recente intervista a La Repubblica, è che il portiere non si fida di mangiarlo in Italia: "I miei compagni insistono per portarmi a provarlo, ma non me la sento — ha detto — In Giappone so che il sushi è di qualità, qui temo sorprese, sono sincero". (Liberoquotidiano.it)

"Ieri ho chiesto a Suzuki, portiere del Parma, chi temesse di più fra Lautaro e Thuram. E lui… Ci aveva visto giusto". Il giornalista inviato a seguito dell'Inter Franco Vanni su Twitter ha ripreso le parole del portiere gialloblù che aveva intervistato alla vigilia della sfida contro i nerazzurri per il suo giornale, La Repubblica. (fcinter1908)