Risoluzione. Politici senza vergogna tradiscono la ragion d’essere europea

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

La Risoluzione sull’Ucraina votata il 28 novembre dal Parlamento europeo è una dichiarazione di guerra che ci precipita nella catastrofe. Siamo sempre più in pericolo. Armare e ancora armare l’Ucraina per perseguire una vittoria impossibile attraverso la sconfitta e l’umiliazione della Russia. È questa la folle sfida rilanciata, dopo tre anni di ferro e fuoco … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

“Colleghi, sarò estremamente felice di vedervi in prima linea al fronte, visto che siete così contenti di illustrare dalla mattina alla sera in quest’aula come dobbiamo condurre una guerra infinita contro la Federazione russa“. (Radio Radio)

Nelle parole e nei toni assomiglia a una dichiarazione di guerra inviata non solo alla Russia, ma anche ai suoi alleati, Cina in testa. La risoluzione approvata ieri al Parlamento europeo sembra scritta dal dottor Stranamore. (Il Fatto Quotidiano)

Il ministro ucraino Herman Galushchenko - come riporta l'agenzia Unian - ha detto che il settore energetico è sotto attacco missilistico. «L'allarme aereo è stato dichiarato in tutta l'Ucraina a causa della minaccia missilistica», ha annunciato su Telegram, sottolineando che i missili hanno preso di mira soprattutto le regioni di Odessa, Kherson e Mykolaiv. (Corriere del Ticino)

Silenzi, divisioni e voti sbagliati: Pd in confusione sulla risoluzione Ue sull'Ucraina. FdI si astiene sui punti controversi, il governo si spacca

L’ultima risoluzione del Parlamento Ue sul sostegno all’Ucraina ufficializza l’ulteriore passo di Bruxelles in direzione di un’escalation, ma consegna anche alla politica italiana un’altra conferma: sulla guerra nel Paese di Volodymyr Zelensky il governo va in ordine sparso, mentre il Partito Democratico, ormai, è completamente diviso. (Il Fatto Quotidiano)

Che tra le forze di governo e all’interno dei singoli partiti esistessero posizioni diverse e contrarie non lo si è certo scoperto col voto di giovedì. Ma nel day after del nuovo step europeo in direzione di un’escalation con Mosca, con la decisione di “deplorare” l’iniziativa diplomatica del cancelliere tedesco Olaf Scholz, di favorire l’invio di armi a lunga gittata e di consentirne l’uso in territorio russo, la risolutezza sembra lasciare spazio alla confusione. (Il Fatto Quotidiano)

Il varo della Commissione “Ursula-bis” avviene all’insegna della guerra: appena due giorni dopo aver ottenuto la fiducia dall’Europarlamento, la Von der Leyen ha presentato una risoluzione che invita gli stati europei ad adottare la “dottrina Biden”, ossia a permettere l’utilizzo delle armi europee sul territorio russo. (ByoBlu)