Ottavia Piana ricoverata in ospedale: lesioni a volto, torace e una gamba
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Fonteno (Bergamo) – Ottavia Piana, finalmente all’aria aperta, è stata portata all’ospedale Giovanni III di Bergamo con l’eliambulanza di Brescia, abilitata al volo notturno. Ha riportato lesioni al volto, al torace e ad una gamba. Per capire esattamente quale sia la loro entità serviranno esami ed analisi approfondite. Ottavia, che è stata alimentata con una flebo e con gel energetici, non ha mai perso conoscenza, anche se ha alternato la veglia al sonno. (IL GIORNO)
Ne parlano anche altri media
"La grotta non è un mondo per tutti". Si trovava lì per lavoro, ma sui social è scattata la gogna mediatica contro di lei, "colpevole" di essere stata soccorsa per ben due volte. (La Gazzetta dello Sport)
Fonteno (Bergamo), 18 dicembre – Ottavia Piana è tornata all'aperto ed è già in ospedale a Bergamo. La maxi operazione di soccorso, che ha visto protagonisti i tecnici del Socc orso Alpino si è conclusa positivamente dopo quattro giorni dall' incidente avvenuto all' interno dell' Abisso Bueno di Fonteno sul Sebino Bergamasco. (IL GIORNO)
Ho volutamente atteso la conclusione dell’intervento di soccorso per scrivere le riflessioni che seguono. Un plauso al Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) del Cai e alle donne e uomini impegnate nel soccorso. (Planetmountain)
È in salvo la speleologa caduta in una grotta nel bergamasco, estratta viva anche se ferita questa notte dopo 3 giorni di soccorsi. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Oltre 150 tecnici del Soccorso Alpino impegnati per oltre 14 ore al giorno sono stati impegnati per più di tre giorni nel salvataggio di Ottavia Piana, la speleologa rimasta bloccata ferita nell’Abisso Bueno Fonteno (Open)
Sono 159 i tecnici del Soccorso Alpino e speleologico che hanno lavorato senza sosta per salvare la vita a Ottavia Piana, la speleologa del Cai (Club Alpino Italiano) rimasta intrappolata dopo una caduta nei cunicoli dell'Abisso Bueno Fonteno, nel Bergamasco. (Today.it)