Empoli chiede "un minuto di rumore" nelle scuole in memoria di Giulia Cecchettin
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Il femminicidio di Giulia Cecchettin continua a essere un tema caldo. Per sensibilizzare ancora di più la popolazione, in particolar modo quella scolastica, da tempo sono in atto iniziative come il 'minuto di rumore', ispirato alle parole di Elena Cecchettin, sorella della vittima, invece del consueto minuto di silenzio, per esprimere la rabbia e l'indignazione verso la piaga della violenza sulle donne. (gonews)
Se ne è parlato anche su altre testate
Eppure, negli ultimi 12 mesi, più di 90 donne in Italia hanno perso la vita per mano di un uomo. Sull’onda delle emozioni che la morte di Giulia ci ha provocato, come Centro di servizio per il volontariato in questo 2024 abbiamo deciso di essere parte di un cambiamento, di una rivoluzione culturale che insegni il rispetto, l’educazione, l’affettività. (La Voce di Rovigo)
MACERATA Giornata contro la violenza sulle donne, una settantina le partecipanti alla manifestazione di Macerata. “Sorella io ti credo” lo slogan scelto e urlato da Officina Universitaria, organizzatrice dell’appuntamento che ha preso il via intorno alle 17 di ieri. (corriereadriatico.it)
Di Fulvio Rapanà (IlSudest)
E così incontri, tagli del nastro, spettacoli, appelli, arrivano da ognuno dei Comuni dell’Empolese Valdelsa. Mancano tre giorni alle celebrazioni della Giornata Nazionale contro la violenza sulle donne e sono tantissime le iniziative disseminate sul territorio per dire "no" a una piaga sociale che si può e si deve contrastare anche per mezzo della cultura. (LA NAZIONE)
La percezione è che il femminicidio di Giulia Cecchettin sia stato davvero uno spartiacque rispetto al tema della violenza contro le donne. Una scintilla nel buio dell’inconsapevolezza. (Il Messaggero Veneto)
È quello che ci ha chiesto di fare esattamente un anno fa Elena Cecchettin, dopo la morte della sorella Giulia per mano dell’ex fidanzato. Rumore. (Donna Moderna)