Armuzzi (Humanitas): "Efficacia fino a 2 anni con nuova cura malattia di Crohn"

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Tiscali Notizie SALUTE

"Questa nuova terapia, visto l’ottimo rapporto efficacia - sicurezza, sarà un presidio in più per poter” iniziare il trattamento “con un farmaco che sappiamo a priori essere efficace e relativamente sicuro, e garantire ai pazienti, che hanno fallito altre terapie, un benessere prolungato", visti "i risultati che il farmaco ha generato e per i quali è stato approvato". Così Alessandro Armuzzi, responsabile Uo Ibd, Istituto clinico Humanitas, Rozzano e professore ordinario di Gastroenterologia, Humanitas University, all’Adnkronos Salute commenta la recente approvazione, da parte della Commissione europea, di "mirikizumab, un inibitore della subunità P19 dell'interleuchina 23, per il trattamento dei pazienti adulti con malattia di Crohn moderatamente grave, che avremo a disposizione a breve in Italia (Tiscali Notizie)

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Ce approva ampliamento indicazione mirikizumab in malattia di Crohn. Gli esperti, nuova opportunità di cura 14 marzo 2025 (Il Sole 24 ORE)

La Commissione Ue ha approvato mirikizumab, antagonista dell’interleuchina-23p19 (IL-23p19), per il trattamento della malattia di Crohn in fase attiva da moderata a grave nei pazienti adulti che hanno avuto una risposta inadeguata, hanno perso la risposta o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o a un trattamento biologico. (Socialfarma - il portale web della farmacia)

(Adnkronos) – Il nuovo farmaco “permette ai medici e ai pazienti di avere una nuova arma con la quale è possibile bloccare la malattia di Crohn”. (OglioPoNews)

(Adnkronos) – “Mirikizumab ed è un anticorpo monoclonale che blocca in maniera selettiva l’interleuchina 23 (Il-23), uno dei fattori principalmente coinvolti nell’indurre e mantenere l’infiammazione cronica dell’intestino” che è “responsabile di una serie di sintomi invalidanti come la diarrea, il dolore addominale, ma anche di sequele a lungo termine come stenosi e fistole che spesso richiedono l’intervento chirurgico. (CremonaOggi)

Di queste, circa 17.000 convivono con malattia di Crohn, con una stima di oltre 900 nuove diagnosi all’anno. Per queste persone c’è da oggi un'importante novità nel trattamento della malattia di Crohn: la Commissione Europea ha approvato mirikizumab di Lilly per il trattamento della forma attiva da moderata a grave della malattia nei pazienti adulti. (IL GIORNO)