La Cina invierà davvero le sue truppe di Peacekeeping in Ucraina?

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Inside Over ESTERI

Un’ipotesi campata in aria, un wishful thinking, uno stratagemma per mettere pressione sulla Russia ora che i negoziati stanno entrando nella fase decisiva. Oppure addirittura un tentativo deliberato di irruzione in un contesto, quello europeo, in rotta di collisione con gli Stati Uniti e trasformatosi in prateria da occupare. Nelle ultime ore si parla con insistenza di un eventuale coinvolgimento della Cina in una missione di mantenimento della pace in Ucraina, e dell’ingresso di Pechino nella cosiddetta coalizione dei volenterosi europei. (Inside Over)

Su altre testate

Fosse stata vera, la notizia sarebbe stata certamente “epocale”, di quelle che cambiano radicalmente il quadro complessivo. Almeno quanto il passaggio di consegne da Biden a Trump… (Contropiano)

Il ministero degli Esteri cinese ha smentito le indiscrezioni che davano la Cina pronta ad unirsi a una missione internazionale di peacekeeping in Ucraina. A darne notizia era stato ieri il tedesco Welt am Sonntag, ma oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun ha parlato di “notizie infondate: “la posizione della Cina sulla crisi ucraina è sempre stata chiara, ovvero di neutralità”, ha spiegato Guo. (Notizie Geopolitiche)

Non tanto per quanto possa essere vero o meno quello che viene detto dalle autorità cinesi ma, soprattutto, perché il detto (e il non detto) possono fare parte di una più ampia strategia in cui la comunicazione è in realtà solo un piccolo tassello. (il Giornale)

Ucraina, Cina smentisce invio peacekeeper: “Tutto falso"

Il mese scorso, alla Conferenza di Monaco, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi fece un'affermazione molto forte e pur non esplicitando a chi si riferisse chiara: «Alcuni Paesi credono che la forza basti per fare diritto e hanno aperto la strada alla legge della giungla». (il Giornale)

Certo, si tratta di voci raccolte da fonti diplomatiche, riportate dal quotidiano Welt am Sonntag e spesso in situazioni simili le si fanno circolare per verificare quali reazioni provocano per poi valutare, a tempo debito, se confermarle ufficialmente o smentirle. (il Giornale)

La Cina nega l'esistenza di possibili colloqui con l'Europa per l'eventuale invio di pecekeeper in Ucraina. (Adnkronos)