Meloni e i piani per il dopo Fitto: la squadra del Pnrr non si tocca
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Se a Palazzo Chigi hanno deciso qualcosa è una scelta minimalista. Al netto della dovuta scaramanzia, visto che l’audizione di Fitto sarà fra dieci giorni (e la nuova Commissione europea potrebbe insediarsi, se tutto va bene, non prima di dicembre) Giorgia Meloni ha fatto capire ai suoi che la sostituzione del futuro vicepresidente italiano della Commissione Ue avrà implicazioni minime e non dovrebbe portare alla nomina di un nuovo ministro. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
"Per quel che mi riguarda, Raffaele Fitto non deve essere vicepresidente della commissione Ue". Si è espresso così il leader dei socialisti francesi Raphael Glucksmann, che all'Ansa ha ribadito l'impossibilità del sostegno da parte del suo gruppo al candidato italiano di Fratelli d'Italia nell’audizione parlamentare che si terrà martedì 12 novembre. (Euronews Italiano)
Continuano i segnali da parte dei socialisti al Parlamento europeo di un’impossibilità a sostenere Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione europea nell’audizione parlamentare che si terrà martedì prossimo, anche se la delegazione del Pd è a favore. (Corriere della Sera)
Se tutto andrà bene a fine novembre Raffaele Fitto lascerà il suo posto da ministro per vestire ufficialmente la casacca di commissario e vicepresidente esecutivo della nuova Commissione europea. Un mese, o poco meno. (Il Sole 24 ORE)
L’attuale ministro per gli Affari europei del governo Meloni può contare sul pieno sostegno del Ppe, ma deve fare i conti con l’ostilità dei socialisti, pronti a tutto pur di escluderlo dalla squadra della von der Leyen. (il Giornale)
I socialisti francesi dichiarano guerra all'Italia. Non c'è altro modo di definire quanto sta accadendo attorno alla designazione di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione Europea (Liberoquotidiano.it)
Ma cosa c'è dietro il muro di Glucksmann? Il socialista d'oltralpe, evidentemente condizionato anche dai riflessi di politica interna francese, torna su una tesi che sembrava ormai superata, e dice che Fitto non potrebbe ricoprire il ruolo di vicepresidente della commissione perché l'alleanza che ha sostenuto von der Leyen nel luglio scorso non includeva i conservatori di Ecr e «quindi non c'è motivo di dargli una vicepresidenza». (il Giornale)