L’Europa sfida Zuckerberg: «Moderare non è censura». L’arma del Digital Act

L’Europa sfida Zuckerberg: «Moderare non è censura». L’arma del Digital Act
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ilmessaggero.it ECONOMIA

Quella di Mark Zuckerberg è una profonda metamorfosi che nessuno, fino a due mesi fa, si aspettava: da alfiere della cultura liberal si è trasformato in un nuovo Elon Musk, libertario e vicino alle posizioni della destra estrema e del presidente eletto Donald Trump. Oltre alla guerra contro il fact-checking, Zuckerberg si è per la prima volta permesso di attaccare l’Unione europea definendola un freno per l’innovazione e una fabbrica di leggi che «hanno istituzionalizzato la censura». (ilmessaggero.it)

Su altri media

In realtà rivela l'obiettivo delle big tech e degli Usa repubblicani di governare l’informazione mondiale con le logiche dell'iperliberismo, senza intermediari a tutela dei lettori. Non c'è solo lo spostamento verso la destra di Trump dietro la scelta di Mark Zuckerberg di abbandonare la moderazione tradizionale su Meta. (Agenda Digitale)

Un tempo, in gergo giornalistico, ma anche a scuola, si parlava di “verifica delle fonti”. Era il tempo dei correttori di bozze, delle brutte copie, delle enciclopedie e delle ricerche negli archivi. (Famiglia Cristiana)

Mark Zuckerberg, martedì scorso in un video, ha detto delle cose terribili. L'uomo che ha inventato e gestisce Facebook e Instagram, che coinvolgono quasi 4 miliardi di persone in giro per il mondo, ha dichiarato che la sua edicola globale, la sua bacheca, non farà più censure. (il Giornale)

Scontro Gruber - Travaglio per la fine dei fact checker ▷ "Non è possibile che lo abbia detto davvero"

Il portavoce della Commissione europea, Thomas Regnier, ha risposto alle accuse di "censura" sui contenuti da parte di Elon Musk e Mark Zuckerberg: "Non chiediamo ad alcuna piattaforma di rimuovere alcun contenuto lecito", ha detto. (Tiscali Notizie)

C’è un piano politico, uno giuridico e uno economico. Quello politico è… (L'HuffPost)

Hanno scatenato un terremoto mediatico le parole pronunciate da Mark Zuckerberg in un suo recentissimo annuncio via social che potremmo definire epocale per il contenuto: “Penso che una buona parte dell’establishment si sia confuso su numerosi elementi fattuali e abbia chiesto di censurare moltissime notizie che, a posteriori, si sono rivelate quantomeno dibattibili se non addirittura vere. (Radio Radio)