L'auto dei carabinieri 'arretrata', il Tmax 'inclinato': i frame dell'inseguimento in cui è morto Ramy Elgaml
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Le 4 di notte passate da 3 minuti e 39 secondi. Una telecamera di videosorveglianza riprende una macchina e uno scooter che arrivano a tutta velocità in via Ripamonti. L'auto e il motorino, un Tmax nero, sono vicini, vicinissimi. Il "veicolo A", lo scooterone, "perde l’assetto di marcia inclinandosi leggermente a sinistra". Cerca di curvare, forse cerca di salire su un marciapiedi, ma un attimo dopo - poco più di un secondo dopo - è a terra sull'asfalto ribaltato. (MilanoToday.it)
La notizia riportata su altri media
«Noi non vi perdoniamo - è ciò che scrivono sui social prima della manifestazione - Questa volta vogliamo andare nelle strade come giovani dimenticati, esclusi, che ogni giorno devono lottare per vivere in questo mondo. (La Stampa)
È invece da considerare sbagliata – anzi: nefasta – la campagna di criminalizzazione preventiva che è in atto verso i carabinieri sotto accusa per l’ormai noto inseguimento a Milano, l’episodio che poi ha generato la morte del giovane Ramy. (Liberoquotidiano.it)
In realtà esiste un terzo verbale (non agli atti) che prec… Il 3 dicembre in procura con il pm Marco Cirigliano e tre giorni dopo davanti ai carabinieri in via Moscova. (La Repubblica)
«Allora carabinieri, oggi siete voi a scappare e non noi. Ma non basta. (La Stampa)
Ieri l’ex capo della polizia e attuale delegato alla sicurezza del Comune di Milano Franco Gabrielli, parlando a Radio24, ha espresso le sue perplessità circa i mezzi impiegati dagli uomini in divisa. Le politiche della sicurezza sono ancora al centro delle polemiche, rafforzate dopo la diffusione del video dell’inseguimento dei carabinieri a Ramy Elgaml. (il manifesto)
Il 19enne è morto a Milano lo scorso 24 novembre mentre si trovava a bordo di uno scooter, guidato da un amico e inseguito dai carabinieri. "Il governo dovrebbe lavorare affinché queste cose non succedano". (Liberoquotidiano.it)