La Lombardia non è più locomotiva. Nel semestre Pil a +0,4%
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Economia La Lombardia non è più locomotiva. Nel semestre Pil a +0,4% La regione rallenta e si allinea al dato nazionale, e secondo Gobbi (Bankitalia) ha perso il suo ruolo di traino. Produzione industriale a -1,2% con export a -0,3%, sale l’insolvenza delle imprese (prestiti deteriorati a 2,2 mld). Il turismo cresce più della media nazionale con 37 mln di presenze (+11%), spesa dei turisti stranieri in aumento del 19% (VeneziePost)
Se ne è parlato anche su altri media
Il dato negativo dell’industria A sostenere la crescita è il settore dei servizi, soprattutto nei comparti che hanno beneficiato dell’aumento del turismo. (Milano Finanza)
La conferma è arrivata ieri nel corso della seduta della Commissione Ambiente del Consiglio regionale dedicata all’esame della manovra finanziaria 2025-2027. Nel 2025 la Regione potrebbe ricorrere all’accensione di un mutuo da un miliardo di euro anche per garantire la prosecuzione e le opere del Piano Lombardia. (IL GIORNO)
– La Lombardia è ancora la “locomotiva d’Italia”? Su questa – storica – definizione della regione lombarda oggi è scoppiata una polemica a distanza tra il governatore lombardo Attilio Fontana e Bankitalia. (IL GIORNO)
L’economia lombarda ha rallentato il passo, riducendo il suo storico ruolo di locomotiva dell’Italia. Secondo l’aggiornamento autunnale di Banca d’Italia, il Pil regionale è cresciuto di appena lo 0,4%, in linea con l’andamento nazionale. (FIRSTonline)
Perché i dati Bankitalia sull’economia della Lombardia sono importanti: se i consumi non crescono, le esportazioni calano e il manifatturiero arranca, il timore è che questo rallentamento regionale – essendo la Lombardia la locomotiva d’Italia - non potrà non ripercuotersi in qualche misura sui dati dell’intera economia del Paese (Milano Finanza)
MILANO (ITALPRESS) – Nel 2024 l’economia lombarda ha continuato a crescere, seppure in misura contenuta. E’ invece proseguito il calo delle esportazioni, soprattutto verso i paesi dell’area dell’euro e gli Stati Uniti. (Italpress)