Francesca Ianni morta per il crollo di un albero a Roma: la procura indaga per omicidio colposo
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A cura di Natascia Grbic 1 A sinistra, Francesca Ianni Si chiamava Francesca Ianni la donna morta nel pomeriggio di ieri a Roma dopo che un albero le è crollato addosso in un parco pubblico a Colli Aniene. Ianni, che aveva 45 anni, viveva a Bruxelles da tre anni con il compagno francese ed era tornata a Roma per le vacanze di Natale. Era ospite della famiglia a piazza Bologna, e quel pomeriggio era uscita per vedersi con l'amica di sempre, che ora versa in condizioni critiche al Policlinico Umberto I di Roma. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre fonti
Tragedia al parco Livio Labor a Colli Aniene, Roma, dove nella mattina di lunedì 23 dicembre un grosso platano è crollato su una panchina uccidendo una mamma di 45 anni e ferendo un'altra donna che era con lei. (Repubblica Roma)
Una donna di 45 anni è morta a Roma a causa del crollo di un pioppo di circa 20 metri. Aveva portato i tre figli a giocare al parco Livio Labor ed era seduta su una panchina. (il Dolomiti)
E si riaccende l’attenzione rispetto a come Roma tutela il suo verde e sulla possibilità di prevenire tragedie come queste. Quanto accaduto a Colli Aniene riporta alla memoria il precedente di novembre 2023, quando in via di Donna Olimpia (zona Monteverde) l’82enne Teresa Veglianti morì dopo essere stata colpita da un altro tronco caduto per via del forte vento. (ilmessaggero.it)
Gli studi alla Sapienza, la laurea in fisica e la passione per l’insegnamento. La 45enne, che nel pomeriggio del 23 dicembre è morta sotto un albero a Colli Aniene, si era trasferita in Belgio insieme ai tre figli e insegnava fisica nella scuola i… (Repubblica Roma)
Il sindaco nel pomeriggio si è recato anche in ospedale dalla ferita. Sono stati portati in ospedale in codice giallo. (Tiscali Notizie)
Li piazziamo accanto alle strade come fossero lampioni. Fanno da sfondo taciturno alle nostre città. «Ma gli alberi sono esseri viventi. Troppo spesso non ci pensiamo, costringendoli a vivere in ambienti poco consoni». (la Repubblica)