Papa Francesco, protagonista stamane a Trieste in Piazza Unità

Papa Francesco, protagonista stamane a Trieste in Piazza Unità
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Per saperne di più:
Trieste News INTERNO

.07.2024 – 16.26 – Da cuore a cuore. Rivestita di tratti inquieti e all’occorrenza in grado di dare “scandalo”, qui inteso in termini di fermento e scalpore sociale. E’ un rinnovato concetto di Fede il tema al centro del messaggio di Papa Francesco, protagonista stamane a Trieste di due momenti chiave ideati per chiudere la 50° edizione delle “Settimane Sociali dei Cattolici in Italia”. Il Sommo Pontefice ha prima incontrato in mattinata i congressisti e le autorità nell’ambito di un incontro allestito alle Generali Convention Center – dove per altro ha ricordato che Trieste figurava nei ricordi dell’infanzia grazie alle canzoni tramandate dalla nonna – e poi ha raggiunto Piazza Unità, teatro non solo della Celebrazione Eucaristica ma della classica passerella popolare giocata a bordo della “Papa Mobile” e con il contatto con la gente. (Trieste News)

Su altre testate

«La storia delle Settimane si intreccia con la storia dell’Italia, e questo dice già molto: dice di una Chiesa sensibile alle trasformazioni della società e protesa a contribuire al bene comune». (Romasette.it)

"La parola democrazia non coincide semplicemente con il voto del popolo. Intanto, mi preoccupa il numero esiguo di persone che hanno votato. Che cosa significa? Non è solo il voto del popolo, ma richiede che si creino le condizioni perché tutti possano esprimersi e partecipare. (Il Sole 24 ORE)

Papa Francesco: "Preoccupato dall'astensionismo, la partecipazione non si può improvvisare" (Liberoquotidiano.it)

Il Papa ai cattolici: non accontentiamoci di una fede privata

Fede e politica. (La Voce e il Tempo)

Video Pagina Facebook Diocesi di Trieste Prima di rientrare a Roma, Papa Francesco ha benedetto la città di Trieste dall'alto dall'elicottero che l'ha riportato nella Capitale. (Il Piccolo)

Ciò significa non tanto pretendere di essere ascoltati ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico. Abbiamo qualcosa da dire ma non per difendere privilegi. (Il Sole 24 ORE)